"Mio padre conosceva Bernardo Provenzano e anche io e i miei familiari lo conoscevamo. Frequentava settimanalmente casa nostra. Fin dagli anni '70 c'era un rapporto familiare. Si presentava col nome di ingegnere Lo Verde". Lo ha detto Massimo Ciancimino, interrogato dal pm Nino di Matteo, imputato e teste al processo sulla trattativa Stato-mafia. "Provenzano - ha aggiunto il figlio dell'ex sindaco di Palermo - si muoveva liberamente grazie ad alcuni accordi che erano stati stretti in anni passati". Ciancimino ha sottolineato che questo particolare gli era stato riferito dal padre nel 1992 e che dopo il 1980 gli incontri tra di loro era proseguiti ma con maggiori cautele.
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