Di Denise Faticante

Roma, 23 dic. (LaPresse) – Prende forma l’inchiesta della procura di Civitavecchia che sta indagando sul suicidio di Luigino D’Angelo, il pensionato che si è tolto la vita lo scorso 28 novembre scorso per, come lui stesso ha lasciato scritto, questioni legate al fallimento della sua banca, l’Etruria, e per aver perso 110mila euro in obbligazioni subordinate. Questa mattina il nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza ha eseguito delle perquisizioni nell’istituto di credito su mandato della procura. I militari hanno acquisito carte e documentazione utile nell’ambito dell’indagine aperta dal Pm Alessandra D’Amore.

DUE FILONI D’INCHIESTA. Ma i filoni di inchiesta sono due: uno, in cui si ipotizza il reato di istigazione al suicidio, è stato affidato a D’Amore; l’altro, aperto per truffa, è stato assegnato al nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza. In una fase successiva la procura laziale dovrà valutare come conciliare quest’ultimo procedimento con gli accertamenti già avviati dai colleghi di Arezzo. Nel frattempo saranno interrogati direttore e funzionari della sede per capire chi diede l’ordine di piazzare quei bond al pensionato.

Luigino D’Angelo aveva acquistato i titoli subordinati di Banca Etruria all’inizio del 2013, investendo gran parte dei suoi risparmi (110 mila euro, secondo alcune indiscrezioni). Non era riuscito ad ottenere la restituzione del denaro e, saputo di aver perso tutto, il 28 novembre scorso si è ucciso, lasciando una mail di addio alla moglie. “Chiedo scusa a tutti per il mio gesto – ha scritto – non è per i soldi, ma per lo smacco subito”.

COMMISSIONE BICAMERALE D’INCHIESTA. Intanto il senatore Pd Enrico Marcucci ha presentato una proposta di legge per creare una Commissione bicamerale d’inchiesta che faccia chiarezza sullo scandalo delle quattro banche coinvolte: Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife. E sul caso banche è intervenuto, con un post su Facebook, il deputato della minoranza Pd, Roberto Speranza: “Col risparmio – dice – non si scherza. Ha a che fare con la fiducia delle persone. Ne va della vita di tanti cittadini. Ciascuno faccia il suo mestiere. La magistratura fa le inchieste. La politica invece può e deve fare buone leggi a partire dall’interesse dei risparmiatori. Serve fare un’indagine per approfondire cosa sta accadendo e avere strumenti conoscitivi idonei all’azione legislativa? Mi pare ragionevole”.

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