Roma, 11 nov. (LaPresse) – Se si vuole acquistare un buon extravergine italiano bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 6-7 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione. E’ quanto afferma la Coldiretti che in riferimento alla maxi inchiesta condotta dal procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, sottolinea che peraltro che il valore aumenta a seconda delle diverse provenienze territoriali. Il consiglio della Coldiretti è anche quello di guardare la scadenza e preferire l’extravergine nuovo guardando l’annata di produzione che molti indicano volontariamente in etichetta.

In vendita c’è infatti anche l’olio delle scorso anno che è stato drammatico per il made in Italy con la produzione che è scesa al minimo storico di 300mila tonnellate mentre le importazioni, utilizzate spesso per miscelare quello nostrano, hanno raggiunto – sottolinea la Coldiretti – le 666 mila tonnellate di olio di oliva e sansa, con un aumento del 38 per cento che sale addirittura al 748 per cento per quello arrivato dalla Tunisia. Quest’anno invece – precisa la Coldiretti – il raccolto in Italia è buono con un aumento stimato in oltre il 30 per cento della produzione di olio rispetto al 2014, con una qualità ottima per l’andamento climatico favorevole.

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