Città del Vaticano, 30 set. (LaPresse)-“Esprimo la mia riconoscenza al presidente Castro, a Obama e a Ban Ki-moon che mi hanno accolto”. Così Papa Francesco durante l’udienza del mercoledì, la prima dopo il viaggio a Cuba e negli Stati Uniti.

“Da Cuba agli Usa: è stato un passaggio emblematico, un ponte che si sta ricostruendo. Dio vuole costruire ponti, siamo noi che costruiamo muri e i muri crollano sempre” afferma il Pontefice. “Ho potuto condividere con il popolo cubano la speranza del compiersi della profezia di Giovanni Paolo II, che Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba. La misericordia di Dio è più grande di ogni conflitto e di ogni ideologia – dice Bergoglio – con questo sguardo di misericordia ho voluto abbracciare tutto il popolo cubano, in patria e all’estero, al di là di ogni divisione”.

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