Lecce, 12 ago. (LaPresse) – Non chiude, per ora il Guendalina. Discoteca nella quale il 9 agosto è morto il 18enne Lorenzo Toma. È quanto emerge dal secondo comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto di Lecce Cosimo Palomba.

Per il momento si sta ricavando un quadro con gli interventi per la sicurezza eseguiti nell’ultimo anno all’interno del locale. Il prefetto ha disposto una prescrizione nei confronti dei gestori del locale, per rafforzare il numero degli operatori di sicurezza, potenziare l’illuminazione e la video sorveglianza all’interno e all’esterno, potenziare il presidio di primo soccorso, stabilire un contatto più stretto con le forze di polizia, creare un numero di parcheggi adeguato e migliorare le vie d’accesso per le ambulanze.

Allo stesso tempo, la prefettura ha individuato una decina di locali nel Leccese in cui sarà intensificata l’attività di prevenzione e contrasto agli stupefacenti. Per contrastare il fenomeno nel medio periodo, saranno coinvolti anche gli istituti scolastici per informare i ragazzi dei pericoli. I locali di intrattenimento del leccese dovranno chiudere alle 4 (con un’ora di tolleranza per far sfollare i presenti) e dovranno rispettare i limiti di capienza delle strutture. Lo dispone una direttiva diramata dal prefetto di Lecce Claudio Palomba ai sindaci e alle associazioni di categoria della provincia.

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