San Felice sul Panaro (Modena), 22 lug. (LaPresse) – Sequestrata dai carabinieri di Modena stamattina, a San Felice sul Panaro, la società Dueaenne s.a.s. per un valore complessivo che supera i 20 milioni di euro. La società è di Bruna Braga, già arrestata a gennaio scorso per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, illecita gestione, trasporto e intombamento di rifiuti pericolosi. La donna è moglie di Augusto Bianchini, della Bianchini costruzioni s.r.l., già sottoposta a sequestro il 28 gennaio scorso nel contesto dell’operazione ‘Aemilia‘ condotta nei confronti del sodalizio di stampo ‘ndranghetista attivo sul territorio emiliano ed operante anche in Veneto e Lombardia.

Il provvedimento costituisce uno sviluppo dell’indagine ‘Aemilia’, sono stati sequestrati anche tutti gli elementi patrimoniali riconducibili alla società, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Bologna su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia.

In particolare, le indagini hanno evidenziato come la Dueaenne costituisse una struttura societaria “servente, strumentale allo svolgimento delle attività della Bianchini costruzioni, già sottoposta a sequestro il 28 gennaio 2015 nel contesto dell’operazione ‘Aemilia’ e che aveva avuto un ruolo di primo piano nella ricostruzione post sisma del 2012.

Il socio accomandatario e rappresentante legale della Dueanne, Bruna Braga è ora indagata anche per concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver favorito le attività dell’organizzazione criminale. Anche nelle valutazioni del gip, gli elementi raccolti consentono di attribuire alla donna una posizione di uguale peso rispetto a quella del marito nel governo delle citate società e nei rapporti con il sodalizio criminale.

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