Milano, 15 lug. (LaPresse) – Si è chiuso con 11 condanne comprese fra tre anni e sette anni e otto mesi nella sesta sezione penale del tribunale di Milano il processo agli 11 ex manager Pirelli imputati con l’accusa di omicidio colposo aggravato in relazione a una ventina di casi di operai morti o che si sono ammalati di forme tumorali a causa dell’amianto nella fabbrica in zona Bicocca. Tra le condanne, sei anni e otto mesi per Guido Veronesi

Per loro, il pm Ascione aveva chiesto l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”. Tra i condannati anche Piero Sierra, ex ad Pirelli ed ex presidente dell’Airc (Associazione Italiana per la ricerca sul cancro) e Guido Veronesi, fratello dell’oncologo ed ex ministro della Salute Umberto: per entrambi inflitta una condanna a 6 anni e 8 mesi, più alta di quella proposta dalla pubblica accusa che aveva chiesto per il primo 5 anni e per il secondo 4 anni. Nell’elenco dei condannati anche Gavino Manca (5 anni e 6 mesi) Omar Liberati e Armando Moroni, entrambi a 3 anni.

Gli undici ex manager Pirelli e il responsabile civile Pirelli Tyre Spa sono stati condannati al pagamento di una provvisionale complessiva da 520 mila mila euro per le parti civili e al risarcimento dei danni da quantificare in sede civile. In particolare, disposti 300 mila euro di risarcimenti a titolo di provvisionale all’Inail, 100 mila euro a testa agli eredi di una delle vittime, 20 mila euro a Medicina democratica e all’Associazione italiana esposti amianto.

Legali: ricorreremo in appello. “Prendiamo atto con rammarico dell’odierna sentenza di primo grado áe aspettiamo di leggere le motivazioni non appena saranno depositate. Sulla base delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili emerse nel corso della fase dibattimentale del processo, siamo certi della correttezza dell’operato dei nostri assistiti per i fatti contestati risalenti a oltre 25 anni anni fa, e presenteremo impugnazione in appello”. Lo dichiarano gli avvocati difensori di Pirelli e degli ex dirigenti Pirelli, in forza all’azienda negli anni Ottanta, oggi condannati al tribunale di Milano.

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