Torino, 24 giu. (LaPresse) – Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste, che il primo luglio verrà giudicato con rito abbreviato per l’accusa di omicidio e occultamento del cadavere della moglie, dal carcere Asti avrebbe chiesto ai suoi bambini di nascondere i due telefoni cellulari che ancora conservava in casa. A rivelarlo il settimanale Giallo che racconta di come, secondo gli inquirenti, Buoninconti, 45 anni, arrestato lo scorso 29 gennaio anche dal carcere avrebbe provato a servirsi dei suoi figli per sviare le indagini. In quel caso i carabinieri, dopo la denuncia della nonna dei bambini, avevano sequestrato quei due telefoni prima che l’uomo riuscisse a farli sparire. L’episodio risalirebbe al marzo scorso.

I due telefonini sarebbero rimasti a casa incustoditi, uno sul davanzale della finestra nella sua villetta di Costigliole d’Asti, l’altro nella casa di Govone, vicino a dove i quattro bambini si sono trasferiti con i nonni materni. Così avrebbe chiesto al fratello Salvatore di parlare con i figli e, secondo la ricostruzione fatta dal settimanale Giallo, dopo averli impacchettati i bambini avrebbero dovuto consegnarli a Romina Secco, mamma di un loro compagno di scuola. A denunciare la richiesta i genitori di Elena. Ora saranno i risultati delle analisi a stabilire il motivo di questo depistaggio.

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