Ancona, 10 set. (LaPresse) – Dopo la conferma, arrivata nella tarda serata di ieri, che la donna ricoverata nell’ospedale Torrette di Ancona è affetta da malaria, l’Istituto Spallanzani di Roma ha escluso ogni probabilità che la 42enne sia affetta da Ebola. Ieri Marcello Tavio, primario della Divisione malattie infettive del nososcomio marchigiano, aveva spiegato che la compresenza dei due virus era improbabile e, pertanto, la presenza della malaria riduceva “enormemente le probabilità di ebola”. Per escludere, però, del tutto la possibilità che la donna fosse stata colpita dall’Ebola erano necessarie le conferme delle analisi, giunte nella tarda serata da Roma.

“Le procedure rigorose per la gestione di casi sospetti, adottate nella Regione Marche sulla base delle indicazioni internazionali e del ministero della Salute, hanno funzionato bene e sarà cura della Regione e di tutte le strutture del Servizio sanitario regionale mantenere questo livello di controllo anche nel prossimo futuro – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani – I dati diffusi dalla Organizzazione mondiale della sanità anche ieri, indicano, infatti, che nei paesi dell’Africa Occidentale colpiti, la epidemia continua a segnalare una fase di crescita. Ciò indica che esiste il rischio, seppur al momento modesto, di registrare, nel nostro Paese, singoli casi di malattia in persone provenienti dai territori colpiti. Come Regione Marche siamo sollevati per lo scongiurato pericolo e soddisfatti per aver dato prova, sul campo, di efficienza e tempestività, come richiesto dai protocolli. Continueremo a tenera alta la guardia per affrontare ogni emergenza e contrastare ogni pericolo”.

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