Aumentano le terapie intensive del 21,7%. +9,8% di ricoveri ordinari
Risale la curva epidemiologica in Italia. Secondo quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 11-17 novembre 2022, rispetto alla precedente, aumentano del 15% i casi di contagio da Covid-19 registrati negli ultimi 7 giorni in Italia.
Il monitoraggio registra un lieve calo dei decessi (-2,9%), mentre aumentano casi attualmente positivi (452.895 vs 418.554), le persone in isolamento domiciliare (445.667 vs 411.995).
“Sul fronte dei nuovi casi settimanali – dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un aumento del 15%: da 181 mila della settimana precedente salgono a quota 208 mila, con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 30 mila casi al giorno”.
In 15 Regioni si registra un aumento dei nuovi casi (dall’1,5% del Friuli Venezia-Giulia al 26,3% del Veneto) e in 6 un calo (dal -1% dell’Umbria al -10,4% della Basilicata). In 82 Province si registra un aumento dei nuovi casi (dal +0,1% di Messina al +55,3% di Lodi), in 25 una diminuzione (dal -0,8% di Catania e Perugia al -25,3% di Sondrio). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 9 Province: Rovigo (899), Padova (724), Venezia (661), Treviso (613), Vicenza (588), Ferrara (580), Mantova (530), Lodi (529) e Verona (504).
+21,7% intensive e +9,8% ricoveri ordinari
Aumenta, negli ultimi 7 giorni, la pressione sugli ospedali italiani: +21,7% i ricoveri nelle intensive, +9,8% nei reparti ordinari. È quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. “Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della fondazione Gimbe – tornano a salire sia le terapie intensive (+21,7%) che i ricoveri in area medica (+9,8%)”.
In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 247 il 17 novembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l’11 novembre, sono saliti a quota 6.981 il 17 novembre.
Al 17 novembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è dell’11% in area medica (dal 6,1% della Sardegna al 30,4% dell’Umbria) e del 2,5% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle D’Aosta al 4,6% dell’Emilia-Romagna). “Salgono anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 31 ingressi/die rispetto ai 25 della settimana precedente”.
-11,9% somministrazione quarte dosi
Per quanto riguarda la situazione vaccinale, al 18 novembre (aggiornamento ore 07.11) sono state somministrate 4.783.386 quarte dosi, con una media mobile di 26.704 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 30.319 della scorsa settimana (-11,9%).
In base alla platea ufficiale (n. 19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 25% con nette differenze regionali: dall’11,4% della Calabria al 37,7% del Piemonte.
Ad ora, fa sapere Gimbe, non sono ancora disponibili dati ufficiali relativi alla somministrazione della quinta dose.
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