A Udine partita combattuta. La difesa friulana e l'ottimo Musso fermano gli attacchi degli uomini di Spalletti che sbagliano molto

Un punto d'oro in chiave salvezza per l'Udinese, un pareggino per l'Inter. Finisce 0-0 l'anticipo alla 'Dacia Arena'. I ragazzi di Igor Tudor sono quartultimi a 34 punti e padroni del proprio destino, mentre per Luciano Spalletti, confermato a parole nel pre-partita da Beppe Marotta, non c'è molto da festeggiare, anche se la sua squadra resta terza. Le polemiche sull'ex capitano interista, fra scatti hot con la moglie-agente Wanda Nara e la 'bocciatura' della Curva Nord, portano il tecnico di Certaldo a mandare Icardi in panchina e a preferirgli Lautaro in attacco, assistito da Politano, Nainggolan e Perisic. A centrocampo, invece, out Vecino, c'è spazio a Borja Valero.

Tudor, invece, conferma dieci undicesimi della sua Udinese rispetto al ko di Bergamo: l'unica novità è Nuytinck al posto dello squalificato Samir in difesa. Tandem d'attacco con Pussetto e Lasagna. Dopo un inizio di gara al piccolo trotto, Nainggolan si porta sotto i riflettori con una gran botta di destro da 25 metri, ma Musso è attento e spinge la palla a lato. Otto minuti più tardi, al 22', occasionissima per i nerazzurri: calcio piazzato di Perisic da sinistra, D'Ambrosio va di testa e Lautaro da due passi incorna male e la sfera bacia il palo.

A metà tempo, però, il ritmo torna di nuovo basso finché il cronometro non tocca il 38' e l'Udinese entra di diritto nel taccuino: ripartenza arrembante di de Paul, Mandragora ci prova con un tiro potente e Handanovic non fa una piega. Poco prima dell'intervallo, invece, lavoro per i moviolisti, perché Brozovic subisce un tunnel da Mandragora e poi lo tocca in area ma per Rocchi non c'è fallo.

La ripresa, invece, è fin da subito frizzante. Il motivo? Già al 46' l'Inter si rende pericolosa: Lautaro fa partire un tiro rasoterra dal limite, Musso si allunga e Larsen spedisce la palla in angolo. Le due squadre si affrontano senza complimenti e scavalcano spesso e volentieri il centrocampo. Poi, al 61', Tudor manda sotto la doccia Pussetto e butta nella mischia Okaka. La risposta di Spalletti è l'ingresso in campo di Icardi per Borja Valero. E la reazione si vede: de Vrij devia di tacco un tiro di Nainggolan e il portiere d'istinto dice di no. Poi prosegue la girandola dei cambi con Candreva e Keita, fra i nerazzurri, al posto di Politano e Lautaro. Non succede molto altro, perché l'Inter ci prova ma non riesce a pungere. Per l'Udinese, invece, un punto importante per restare in A.

Spalletti – Lautaro Martinez e Icardi possono convivere in attacco? "Vi dovete abituare che ormai, fino a fine anno, le scelte le faccio io. Faccio quello che voglio. Si è giocato un pezzo di partita con entrambi in campo, ma si è perso palla di più. E' chiaro che devo fare di più ma io devo badare agli equilibri di squadra". Così l'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti, dopo lo 0-0 a Udine ai microfoni di Sky Sport. "Nel primo tempo – ha aggiunto – c'era da giocare qualche uno contro uno in più su Lautaro. Perché, quando le squadre giocano con 5 difensori, succede questo. Non è facile creare tante occasioni, poi nel secondo tempo ho messo i tre più offensivi che avevo e si poteva fare qualcosa in più. Non siamo riusciti a creare la superiorità, però la partita è stata fatta nel modo giusto".

Tudor  – "Io sono contento, ho visto una buona intensità, voglia di fare e i ragazzi hanno dato tutto. Questo punto è importante, ci dà fiducia per queste ultime tre partite. Faccio i complimenti ai miei ragazzi e all'Inter". Così il tecnico dell'Udinese, Igor Tudor, dopo il pari a reti bianche con i nerazzurri in casa. "Musso, secondo me, arriva ad alti livelli. E' un fenomeno, è fortissimo. Ha tutte le doti per arrivare veramente in alto", ha aggiunto a proposito del portiere argentino. "Quando sono venuto qui a 10 giornate dalla fine sapevo che avevamo un calendario difficilissimo. Abbiamo fatto 7 punti all'inizio, un buon punto con il Milan e quello di oggi, le ultime tre partita sono alla nostra portata. E' importante prendere le cose buone. Con questi campioni che ha l'Inter – ha analizzato ai microfoni di Sky Sport – è normale che soffri, però va bene". "Volevo confermare la formazione contro l'Atalanta ma ci siamo messi 5-3-2, a uomo. E' normale che non ti bastano cinque giocatori per rubare palla, perché gli dai mezzo metro e loro escono. Negli ultimi dieci minuti, abbiamo chiuso un po' così. Si poteva finire in modo migliore, spero che ci sblocchiamo nelle ultime tre partite. Ci manca l'ultimo passaggio, l'ultimo tiro ma l'importante è stare là. Bisogna finire al meglio il campionato, lavoriamo bene durante la settimana e la crescita mi piace", ha concluso Tudor.

UDINESE-INTER 0-0.
UDINESE (3-4-2-1): Musso; Stryger-Larsen, De Maio, Nuytinck; D'Alessandro (81' Wilmot), Mandragora, Sandro (73' Hallfredsson), Zeegelaar; De Paul, Pussetto (61' Okaka); Lasagna. A disposizione: Nicolas, Perisan, Ter Avest, Badu, Micin, Teodorczyk. Allenatore: Tudor.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Asamoah; Borja Valero (63' Icardi), Brozovic; Politano (76' Candreva), Nainggolan, Perisic; Lautaro Martinez (79' Keita). A disposizione: Padelli, Miranda, Ranocchia, Cedric, Dalbert, Gagliardini, Joao Mario. Allenatore: Spalletti.
Arbitro: Rocchi.
ammoniti Borja Valero (I), Sandro (U), D'Ambrosio (I), Brozovic (I).

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