E sugli attaccanti azzurri più in forma: "Belotti e Immobile? Li abbiamo cresciuti bene"

 "Quello che conta non è raggiungere per forza l'ottavo posto. Da qui alla fine mancano undici partite, dobbiamo fare undici partite di altissimo livello per riuscire a ottenere i risultati migliori e fare tanti punti. Dopodiché vedremo vedremo dove saremo posizionati. Non stiamo qui a drammatizzare l'ottavo posto". Lo ha detto il presidente del Torino Urbano Cairo,  parlando a margine della presentazione della nuova testata 'L'Economia' del Corriere della Sera, a Palazzo Mezzanotte a Milano. Da qui alla fine del campionato, ha aggiunto il patron granata, "quello che conta è fare bene tutte le partite e dare delle opportunità ai giovani, come sta facendo Mihajlovic con i vari Lukic, Gustafson e con Boye, che è già stato coinvolto, in modo da poterli verificare. E stiamo vedendo che sono anche bravi".

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"Belotti e Immobile? Il Torino li ha messi in condizione di poter crescere bene, avendo la possibilità di giocare, e di giocare in squadre d'attacco". Così il presidente del Torino Urbano Cairo, commentando il buon momento di Ciro Immobile e Andrea Belotti, considerati gli attaccanti italiani più in forma, entrambi cresciuti con la maglia granata. "Belotti è con noi da un anno e mezzo e ha fatto passi avanti giganteschi, tanto che oggi è considerato probabilmente uno dei migliori centravanti europei. Ed è capocannoniere non avendo giocato neanche tutte le partite, quindi molto bene", ha aggiunto Cairo. "Immobile fece bene da noi, poi è andato via e ha fatto meno bene. Ora è tornato in Italia e sta facendo di nuovo bene, sono contento per lui perché gli sono affezionato".

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