Ma è difficile che venga presa una decisione prima di giugno. E sulla presidenza della Figc: "Da me nessun endorsement"

"Il nuovo ct? Dal giorno dopo Italia-Svezia ho avuto contatti positivi con tanti in mezza Europa, ma prendere una decisione prima di giugno credo sia difficile". A dirlo Carlo Tavecchio, commissario straordinario della Lega Serie A, nel corso della presentazione dell'Album Panini 2017/2018. In merito alla presidenza della Figc, Tavecchio non si sbilancia: "Ad ogni componente del calcio compete una indicazione di natura federale. Ognuno non può esimersi dall'individuare un soggetto che debba rappresentarlo. Si parte dagli arbitri e si arriva alla Lega dilettanti, fino ai calciatori. Io non voglio influenzare questo momento storico federale. Dopo la Svezia non ho detto più nulla. Non posso esprimere alcun endorsement e che vinca il migliore".

"In questo momento molti mi fanno quasi le condoglianze, ma io sto benissimo e parlo di calcio quasi tutti i giorni. Noi stavamo provando a cambiare il calcio", prosegue. "Il nostro calcio è un sistema di mani incrociate. Senza i calciatori non c'è niente. Sono il veicolo più importante. Ma bisogna pensare ai fruitori dell'evento, perché c'è un business che sorregge il sistema. Il pallone è gonfio, perché è un mondo che gira intorno a questo sistema. E la Panini è una componente importante".

 

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