L'ex tecnico della primavera della Juventus, che era vincolato fino al 30 giugno al Benevento, ha ottenuto la risoluzione da Vigorito e si legherà al club laziale. È il settimo esonero in questo campionato

Moreno Longo non è più l'allenatore del Frosinone. Al suo posto Marco Baroni, che era vincolato fino al 30 giugno al Benevento e ha ottenuto la risoluzione (l'anno scorso il tecnico ha allenato il club campano prima dell'esonero). Ad annunciare l'addio di Longo è una nota del club laziale. "Il Frosinone Calcio – si legge – comunica di aver sollevato Moreno Longo e il suo staff dalla guida tecnica della prima squadra. Il Frosinone ringrazia Longo e i suoi collaboratori per il lavoro svolto e augura loro il meglio per il futuro professionale". Fatale per il tecnico la sconfitta interna contro il Sassuolo (0-2) nell'ultima giornata di campionato. Al momento, il Frosinone è penultimo a 8 punti, a +4 sul Chievo, ultimo e a -4 dal Bologna.

Settimo esonero in questo campionato – Quello di Moreno Longo è il settimo esonero in questo campionato. Il primo a lasciare la panchina è stato Davide Ballardini per Ivan Juric nel Genoa, sostituito a sua volta da Cesare Prandelli. Nell'Empoli l'attuale tecnico Beppe Iachini ha preso il posto dell'ex Roma Aurelio Andreazzoli, mentre il Chievo è stato protagonista di un doppio cambio: prima Gian Piero Ventura per Lorenzo D'Anna, poi Domenico Di Carlo ha preso il posto dell'ex c.t. della Nazionale dopo le sue dimissioni. Nell'Udinese, infine, Davide Nicola ha sostituito Julio Velazquez.

Le parole di Baroni – "Conosco la storia della società e il percorso fatto all'interno e ho trovato una persona, Maurizio Stirpe, che mi ha descritto con umiltà, lucidità e con un grandissimo entusiasmo. Quindi, io vivo di entusiasmo, mi cibo di questo e credo che sia la base di qualsiasi avventura e sfida. Senza entusiasmo non si può fare niente. Da parte mia non c'è stato nemmeno un momento di dubbio". Lo ha detto il neo allenatore del Frosinone, Marco Baroni, nel corso della conferenza stampa di presentazione accanto al presidente, Maurizio Stirpe. "Io – ha spiegato – vado a cercare di ottenere al massimo dagli interpreti, che sono i calciatori. Non è sull'aspetto tattico che ci sarà l'attenzione, ma in qualche piccola correzione. La Serie A è terribile ma abbiamo bisogno molto di tornare ad avere entusiasmo, vigore, convinzione, mai domi, mai vinti. Io cercherò di trasferire più velocemente possibile queste caratteristiche ai ragazzi".
Il modulo? "Questa squadra ha una genetica. Sicuramente, si faranno dei piccoli cambiamenti ma non è il sistema di gioco in questo momento dove dobbiamo andare a lavorare. Nella mia carriera ho giocato a tre, ma non è questo l'argomento in discussione in questo momento", ha commentato l'ex tecnico di Benevento e Novara.

La replica del presidente Stirpe – "Naturalmente ringrazio Longo per tutto quello che ha fatto e che ha dato al Frosinone, rimane e rimarrà nella storia del Frosinone perché è un allenatore importante, che ha conquistato una promozione in Serie A. Purtroppo, le cose non sono andate come avevamo previsto che potessero andare". Così il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, in conferenza stampa ha annunciato l'esonero dell'allenatore Moreno Longo, prima di presentare il neo tecnico, Marco Baroni. "Ci vuole il tempo necessario per prendere le decisioni. E' stata anche questa una scelta ponderata in base a quello che è il costume e la mentalità di questa società. Noi – ha aggiunto – non possiamo pensare che venga Mourinho, siamo persone umili e lo dobbiamo fare con persone che vogliono venire qui e che pensano che questo sia il vero Manchester United. Non faccio le scelte sul nome, ma sulla capacità delle persone e sulla voglia di venirci a dare una mano. Il contratto vale per questi sei mesi e per il prossimo anno e prescinde dal discorso della A e della B. Naturalmente, speriamo che abbia fortuna migliore rispetto a Moreno per quanto riguarda la Serie A. Spero che Marco ci faccia rimanere in Serie A".

"Ci sono le responsabilità di tutti – ha sottolineato – il primo responsabile sono io, poi vengono i miei collaboratori, l'allenatore e i giocatori. Quando le cose non funzionano, non c'è un capro espiatorio. Evidentemente, il progetto che è stato fatto in questo momento non dà i risultati che uno si aspettava e, allo stesso tempo, non riusciamo a esprimere le potenzialità che, secondo noi, abbiamo. Nelle prime otto giornate abbiamo fatto 1 punto, nelle seconde otto 7 punti. E, onestamente, hai perso con l'Inter e il Napoli fuori casa". L'esonero? "La decisione dell'allenatore è una decisione che esula un po' dalla valutazione degli errori, ma è stata assunta perché esiste un'incompatibilità ambientale fra la sua presenza e i tifosi", ha spiegato Stirpe.
 

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