I bianconeri ricevono il Sassuolo all'ora di pranzo, nel pomeriggio i nerazzurri ospitano la Spal

Mai fidarsi delle 'piccole'. Esaurita la sbornia europea Juve e Inter tornano a sfidarsi a distanza per la leadership del campionato che mette di fronte due avversarie di bassa classifica come Sassuolo e Spal. Sfide all'apparenza poco complicate ma i due tecnici non si fidano affatto e alzano il livello di attenzione alla luce anche del dispendio di energie speso in Champions dai loro giocatori. Spesso sono proprio le sfide con le provinciali a nascondere la maggiori insidie e il tecnico dei bianconeri Maurizio Sarri ha avvertito subito dei rischi che corre la Signora contro il Sassuolo. "E' una partita pericolosissima, veniamo da una sfida difficilissima in cui abbiamo speso tanto. Non a caso dopo le ultime due gare di Champions abbiamo sempre sofferto", ha esordito Sarri, in conferenza stampa suonando dunque l'allarme. "Hanno un allenatore giovane e forte, ha grandi idee e diventerà un grande", ha aggiunto manifestando ancora dubbi sulla formazione da schierare: "Cuadrado è fresco, Alex Sandro è in recupero ma non so se è pronto per 90'. Vediamo i centrali, se c'è uno dei due uscito peggio. Emre Can è una opzione". Ci sarà Bernardeschi mentre ancora dubbi sull'utilizzo di Ronaldo. Tre – Cristiano, Dybala e Higuain – per due posti, su questo non sembrano però esserci dubbi. "L'alternanza fa bene a tutti", ha dichiarato Sarri facendo intendere dunque un possibile turno di riposo per Cr7 alla ricerca della brillantezza perduta: "Nell’ultima partita l’ho visto bene, nel finale ha corso e dato una mano in fase difensiva. Deve crescere come brillantezza". Contro il colosso Juve De Zerbi promette battaglia sapendo che la montagna da scalare sarà assai ripida: "Dobbiamo cercare di fare punti perché ci servono e dare continuità alle nostre prestazioni".

In casa Inter anche Conte mette in guardia i suoi alla vigilia della sfida con la Spal: "La squadra utilizza lo stesso nostro sistema di gioco, hanno idee e un allenatore bravo. Dovremo fare grande attenzione, sarà banale ma dopo vittorie importanti come con lo Slavia inevitabile che possa subentrare una forma di appagamento. Ed è questo non deve accadere, sarei molto deluso se accadesse". Conte vuole dunque continuare a proseguire la striscia positiva e non intende fermarsi proprio adesso: "C'è una crescita nel nostro percorso e dobbiamo dare risposte, la Spal sarà un ostacolo duro da affrontare con il massimo della concentrazione. Vincere questa partita è vitale", ha aggiunto. Ancora spazio alla formidabile coppia Lukaku-Lautaro. "In campo scenderà la formazione migliore, nel calcio nulla è scontato".

Per la zona Champions la Lazio riceve l'Udinese ("I friulani sono una squadra scomoda, organizzata e fisica che vanta tanta qualità", ha dichiarato Simone Inzaghi, tecnico dei biancocelesti) mentre la Roma andrà al Bentegodi, match sul quale il tecnico Paulo Fonseca non nasconde il rischio di insidie. "Istanbul è passato, abbiamo una partita difficile contro una squadra veloce e aggressiva in fase difensiva", ha detto l'allenatore giallorosso alle prese con una rosa ancora troppo corta. La quattordicesima giornata offre anche la possibilità al Napoli di una nuova prova di riscatto e orgoglio dopo l'ottima prestazione di Liverpool in Champions. Contro il Bologna i partenopei sono obbligati a vincere per ridare slancio alla classifica e provare a consolidare la tregua scattata ieri dopo l'incontro tra il presidente De Laurentiis e i giocatori. I felsinei però non sono disposti a fare sconti e sono più che mai impegnati a fare un bel regalo al loro tecnico Sinisa Mihajlovic che dopo 4 mesi e mezzo ha raccontato ieri la sua lotta contro la leucemia. Attesa all'ennesima prova di rilancio c'è anche il Milan ospite al Tardini contro il Parma. Nell'ambiente si parla di obiettivo Champions ma il tecnico Pioli al momento prova a volare più basso: "Noi pensiamo solo alla partita di domani, siamo consapevoli della posizione in classifica. Siamo concentrati su dare il massimo e migliorare la nostra posizione", ha detto il tecnico rossonero che torna nella sua città di origine: "Sono parmigiano al 100%, è la mia città, è la squadra che mi ha fatto crescere da calciatore". Chissà se gli porterà fortuna.

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