Nella giornata in cui Icardi non brilla e Perisic viaggia a corrente alternata

L'Inter non muore mai. Dopo aver regolato il Crotone negli ultimi dieci minuti e acciuffato il pareggio a Bologna sempre nell'ultimo quarto d'ora, il finale di partita sorride ancora una volta ai nerazzurri, che superano 1-0 a San Siro un ostico Genoa, compatto e mai domo. Nella giornata in cui Icardi non brilla e Perisic viaggia a corrente alternata, è Danilo D'Ambrosio l'uomo copertina del successo dei lombardi.

Un suo colpo di testa al 42' del secondo tempo piega la resistenza dei liguri e permette all'Inter di tenere il passo di Juventus e Napoli, issandosi al terzo posto in solitaria a due lunghezze dalla vetta. Il Grifone invece rimane a bocca asciutta al termine di una gara gagliarda e giocata alla pari contro un avversario più quotato. Come non bastasse la classifica deficitaria (sono solo due i punti raccolti in sei giornate) Juric dovrà fare anche a meno nelle prossime partite di Omeonga e Taarabt, entrambi espulsi nel finale.

Come ipotizzato alla vigilia Spalletti punta su Brozovic nelle vesti di trequartista centrale dietro l'unica punta Icardi. Ai suoi lati Perisic e Candreva, mentre Joao Mario dopo le deludenti prestazioni con Crotone e Bologna si accomoda in panchina. Per il resto conferma per l'undici sceso in campo al 'Dall'Ara', eccezion fatta per Dalbert che riprende il proprio posto in difesa sulla corsia mancina in luogo di Nagatomo. Juric risponde con un 3-4-2-1 con il baby Pellegri, finito sul taccuino degli osservatori nerazzurri proprio quest'estate, in attacco assistito da Omeonga e Taarabt.

Il mezzo passo falso di Bologna e le prime critiche ricevute in settimana devono aver scosso i nerazzurri, che partono fortissimo e chiudono per i primi dieci minuti il Genoa nella propria tre quarti campo. Non a caso la prima occasione arriva dopo appena 40" di gioco. Cross di Candreva dalla destra e girata volante di Perisic che manda di poco alto sopra la traversa. Passato il quarto d'ora di sofferenza iniziale il Grifone con il passare dei minuti mette il naso fuori, una prima volta con un colpo di testa centrale di Rossettini, poi con un tentativo in contropiede di Taarabt su cui è decisiva la chiusura in ripiegamento di Icardi su Pellegri, già appostato in area. Tra i padroni di casa l'uomo più pericoloso resta sempre Ivan Perisic.

E' ancora lui a far sussultare San Siro al 29' con un tiro al volo da fuori area dopo una respinta con i pugni di Perin: la coordinazione è perfetta, ma la conclusione è troppo debole e il portiere del Genoa ha vita facile nel bloccare il tiro. L'undici di Juric è compatto dietro, messo bene in campo e concede poco o nulla ai lombardi. E nel finale di tempo bussa anche prepotentemente alla porta di Handanovic.

Al 39' Biraschi mette un pallone invitante dalla destra, Skriniar si perde Pellegri che di testa in tuffo manda sul fondo. Non è finita: Taarabt, tra i migliori nel primo tempo, al 43' si accentra e fa partire un tiro a giro su cui Handanovic vola mandando il pallone in corner. L'ultima palla gol è però dell'Inter. Candreva dalla destra serve in orizzontale Brozovic, che non ci pensa due volte e fa partire una conclusione dal limite dell'area. Perin è battuto, tocca al palo salvare il Genoa. Il primo squillo nella ripresa è ancora di marca rossoblù. Omeonga al 2' va via sulla destra a Dalbert, il suggerimento sul secondo palo per Laxalt è perfetto, la conclusione dell'uruguaiano finisce di poco alta sopra la traversa.

Il secondo tempo dell'Inter evidenzia tutti i limiti attuali della banda di Spalletti. Icardi e compagni gestiscono il possesso del pallone ma non danno mai davvero l'impressione di poter creare grattacapi dalle parti di Perin. La manovra è lenta e prevedibile e i nerazzurri vivono sulle fiammate dei loro campioni. Per sparigliare le carte Spalletti si gioca la carte Eder al posto di uno spento Candreva. E' di nuovo Brozovic però ad andar vicino al gol dopo un bell'affondo di Perisic sulla sinistra. Il croato ci prova da fuori area ma trova la pronta risposta di Perin, che si ripete qualche secondo dopo anche sul tentativo di ribattuta di Icardi (che era in posizione di fuorigioco).

Al 25' l'asse croato Brozovic-Perisic produce un nuovo pericolo, ma il numero 77 da posizione defilata da due passi appoggia praticamente la sfera tra le braccia di Perin. Il Genoa dal canto suo non si limita semplicemente a difendersi. Al 33' infatti il neoentrato Pandev, ex mai dimenticato come dimostrato dalla calorosa accoglienza di San Siro al suo ingresso in campo, serve un cioccolatino a Omeonga che da posizione favorevole calcia debolmente: Handanovic blocca in due tempi. Quando tutto lascia presagire a un pareggio, l'Inter trova il gol vittoria. Sugli sviluppi di un corner Perin è incerto nell'uscita, D'Ambrosio salta più in alto di tutti e con una traiettoria a scavalcare infila il pallone in rete. Il Genoa si sbilancia in attacco e nel finale perde prima Omeonga per un fallo da ultimo uomo su Eder e in pieno recupero Taarabt per un'entrataccia su Karamoh, nota lieta dalla panchina con la sua esuberanza e freschezza atletica. L'Inter soffre, ma vince ancora. Per ora può bastare così. 

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