"Non so chi abbia avuto la bellissima idea di farlo giocare al centro dell'attacco, ma è stata una grande invenzione"

"Il Mertens di quest'anno mi ricorda molto me stesso ad inizio carriera, quando al Vicenza passai dal ruolo di esterno a quello di punta centrale; fu Giovanbattista Fabbri a schierarmi in quella zona del campo". Così Paolo Rossi, ex calciatore della Juventus e Campione del Mondo con la Nazionale Italiana, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. "Non so chi abbia avuto la bellissima idea di far giocare Mertens al centro dell'attacco, se Sarri o lo stesso Mertens, ma è stata una grande invenzione, fa movimenti da attaccante centrale vero, altro che 'falso nueve'", ha aggiunto. Parlando del Napoli, Rossi ha dichiarato: "Una squadra che fa così tanti gol attraverso il gioco non la ricordo. Questo è un aspetto da mettere in risalto. Anche Insigne merita tanti complimenti, con Mertens ha creato una coppia d'attacco straordinaria pur non essendo dei marcantoni. Sono rapidissimi. Non so se il paragone è azzardato ma mi ricordano Messi e Neymar".

"I numeri parlano in loro favore. Gran parte del merito per il loro rendimento va a Sarri, ha dato grande innovazione al gioco di questa squadra. L'anno prossimo – è convinto Rossi – senza alcun dubbio, il Napoli è la candidata più credibile a lottare con la Juventus per lo scudetto". Una squadra che fa del gioco la sua arma migliore. "Nel Napoli tutti sanno cosa fare, giocano a memoria, questo è evidente. Più giocano insieme più si abituano a giocare sempre alla stessa maniera. Non dimentichiamo che nel girone di ritorno hanno fatto più punti di tutti", ha detto. "Inter e Milan? Non lotteranno per lo scudetto nella prossima stagione, hanno bisogno di almeno due o tre anni per tornare competitivi per lo scudetto", ha concluso Rossi.

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