L'attacco più duro inferto al sindaco per i lavori allo stadio San Paolo in vista delle Universiadi

Ce n'è per tutti. Una conferenza fiume quella andata di scena oggi nel centro sportivo di Castel Volturno, con protagonista assoluto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. In origine l'argomento doveva essere la presentazione del ritiro estivo dei partenopei, che per l'ottavo anno consecutivo saranno a Dimaro, in Trentino, dal prossimo 10 al 30 luglio. Ma più le domande incalzavano e più il focus si è spostato sull'attualità, dal Var e i presunti torti arbitrali, al tema delle seconde squadre in Federcalcio, fino ad arrivare alla questione stadio con il duro attacco al sindaco di Napoli Luigi De Magistriis.

QUESTIONE VAR – Dopo un paio di domande sul destino di Maurizio Sarri – "Ci sarà un incontro la prossima settimana per decidere il suo futuro" – il presidente si è scagliato contro la classe arbitrale, colpevole a suo avviso di aver condizionato la lotta scudetto: "Pensiamo a vincere le prossime due partite, poi potremo dire che ci hanno tolto 8 punti e che quindi lo Scudetto era nostro: ce l'hanno levato", ha tuonato De Laurentiis in riferimento ai presunti torti arbitrali subiti dalla squadra durante l'arco della stagione.

LE SECONDE SQUADRE – Dallo scudetto sfumato si è poi passati alle seconde squadre e all'incontro con i vertici della Federcalcio: "Alla fine decideranno in modo da accontentare tutti, ma a me non serve una seconda squadra che giochi in Lega Pro. Vorrei capire se c'è davvero un disegno organizzativo, ma sento dei venti di guerra in federazione che mi fanno temere per il calcio italiano", ha ribadito il patron azzurro, che chiede a gran voce un cambiamento radicale e l'utilizzo delle seconde squadre in Serie B, sul modello del campionato spagnolo.

ATTACCO A DE MAGISTRIS – Ma l'attacco più duro è stato quello inferto al sindaco di Napoli Luigi De Magistris sui lavori allo stadio San Paolo per le prossime Universiadi che si terranno nel 2019: "I lavori devono iniziare il 21 maggio, non dopo i concerti! Non vorrei che ci fosse l'assist al fratello del sindaco (Claudio De Magistris, ndr) che li organizza. Fanno i messaggi populisti del tipo 'Siamo tutti napoletani', ma poi nel concreto non pensano al Napoli. Bisogna remare tutti dalla stessa parte, pensate che ho dovuto mettere lo stadio Barbera di Palermo come riferimento per la Champions…", ha detto senza mezzi termini De Laurentiis.

Dura la replica del primo cittadino partenopeo: "Aspetto le scuse, ma non voglio replicare su parole dal chiaro contenuto diffamatorio, spiace che ogni volta lui parli ci debba essere l'offesa", ha risposto De Magistiis. Aurelio contro Luigi: un duello a distanza che ha tutta l'idea di durare ancora a lungo.

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