Gli azzurri vincono a San Siro grazie alle reti di Insigne e Callejon. Non basta ai rossoneri il gol di Kucka

Scatto Champions per il Napoli, ko che fa male per il Milan. Il "confronto direttissimo" (parole di Galliani) a San Siro, con vista l'Europa che conta, lo vince la squadra di Maurizio Sarri 2-1. Due gol lampo del Napoli con Insigne e Callejon e Kucka a segno nel primo tempo. I ragazzi di Vincenzo Montella  bocciati all'esame di maturità e battuti per la seconda volta in campionato dai partenopei. Ora i 'cugini' sono lì, dietro l'angolo. A San Siro anche il ct Giampiero Ventura. I padroni di casa, con Romagnoli e Locatelli squalificati, partono con Sosa regista in mezzo e Gomez al fianco di Paletta là dietro. In avanti Suso, Bacca e Bonaventura, coperto alle spalle da Pasalic e Kucka. Il Napoli risponde con Hysaj, Albiol, Tonelli e Strinic in difesa. Allan, Jorginho e Hamsik a fare da diga e il tridente dei piccoli Callejon, Mertens e Insigne.

Inizio da incubo per il Milan, che subisce due sberle nel giro di tre minuti. A dare il la alla festa del Napoli ci pensa Insigne con una bordata di sinistro. Il gol è frutto della "qualità di palleggio" (Galliani dixit nel pre-partita) dei folletti di Sarri. Al 6', apertura senza guardare di Mertens da destra a sinistra a tagliare il campo, difesa del Milan in ritardo e impreparata, lo 'scugnizzo' napoletano con la 24 sulle spalle con un mancino trova l'angolino. Donnarumma tocca ma non riesce a respingere. Tre minuti dopo, la squadra di Montella rischia di affondare e prende già il secondo gol. Mertens, servito sulla destra, lascia sul posto Gomez, Callejon taglia in area, ruba il tempo a Calabria e trafigge per la seconda volta il portiere.

Montella è impietrito davanti alla sua panchina, di fronte a un Napoli che si trova a meraviglia con lanci di qualità e movimenti nello spazio. I padroni di casa, invece, faticano a costruire di fronte a un avversario che offre un calcio più maturo. La reazione del Milan tarda a farsi vedere (timido tiro di Abate comodo per Reina) e l'undici partenopeo prova ad approfittarne, anche se Mertens grazia i rossoneri quando, al 29', servito da Callejon, sul filo del fuorigioco, fa una sorta di passaggio a Donnarumma anziché angolare la palla, a tu per tu. Il fortino, si fa per dire, rossonero, già bucato due volte, avanza e la velocità di palleggio dei napoletani diventa un'ossessione. Al 35' Gomez, trovato con un cioccolatino da Bonaventura, di testa angola troppo e non riesce a trovare la porta.
Due minuti dopo, Jorginho regala il pallone al Milan con un retropassaggio corto, Kucka si avventa sul pallone, supera di forza Tonelli e batte Reina con un esterno destro in buca d'angolo. Ecco il 2-1 rossonero. Proteste nel finale di tempo per un corpo a corpo fra Bacca e Tonelli. Il Milan chiede l'espulsione anziché il giallo, per il Napoli non sarebbe neanche fallo.

Pasalic va vicino al 2-2 in avvio di ripresa con un tocco di testa su assist di Abate da destra. Il coraggio non manca alla squadra di Montella, che adesso ci crede. Pasalic cerca Bacca e Albiol mette in angolo. Subito dopo Suso spara con il destro e Reina blocca a terra. Allora, Insigne sfiora l'incrocio con una punizione a giro da circa 25 metri. La partita è adrenalinica, accesa e ora più equilibrata. Abate e Bacca spaventano il Napoli. Reazione di Mertens: destro liftato a cercare di sorprendere Donnarumma, di un soffio sopra la traversa. Ancora, al 68', Bacca punta la porta e con un tiro sul secondo palo trova solo le braccia di Reina. A stretto giro, Mertens si presenta davanti a Donnarumma che si accovaccia a devìa a tu per tu. Al 74' Montella si gioca le carte Lapadula e Bertolacci per Bacca e Sosa, mentre Sarri inserisce Zielinski per Hamsik. Succede poco o nulla e, a cinque minuti dalla fine, Rog rileva Allan nel Napoli mentre il Milan va alla disperata con Niang per Pasalic. Nel finale, Paletta alto non di molto di testa e poi colpo di testa di Donnarumma, che si avventura in avanti, parato a terra da Reina. Finisce 1-2. Esulta Sarri con i pugni chiusi, zona Champions più lontana per il Milan.

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