L'ex alto dirigente dell'Arsenal è stato incaricato, con un compenso importantissimo, di trasformare i conti in moneta sonante, in vittorie, in rilancio sportivo e strutturale del club

La prima delle 5 date che contano nel nuovo Milan targato Elliott risale al 10 luglio scorso, quando il Fondo multinazionale divenne a tutti gli effetti proprietario del Milan al posto del cinese Li Yonghong. Successivamente, il 21 luglio è stato nominato presidente Paolo Scaroni, il 26 luglio è entrato formalmente nell'incarico con l'annuncio delle sue funzioni Leonardo, mentre il 5 agosto è toccato a Paolo Maldini. Quattro mesi dopo, ecco il 5 dicembre di Ivan Gazidis. L'ex alto dirigente dell'Arsenal verrà nominato dal Cda rossonero di Casa Milan mercoledì 5 dicembre alle 11, quale nuovo amministratore delegato della società rossonera, dopo il divorzio con i Gunners dello scorso 1 novembre.

Presente a San Siro per la prima volta più di 20 giorni fa per Milan-Juventus, Ivan Gazidis è l'uomo chiamato al Milan da Elliott Management per ridare vigore e forza ai conti del club. Attraverso la molla dei ricavi, soprattutto commerciali. La svolta della Juventus nel 2011 è stata rappresentata dal nuovo stadio ed è iniziato un grande ciclo bianconero. Al Milan, senza la possibilità di costruire un nuovo impianto per il quale è in vigore l'intesa con l'Inter per rinnovare San Siro, il guanto di sfida viene lanciato da lui e con lui. Un uomo, Ivan Gazidis, incaricato, con un compenso importantissimo, di trasformare i conti in moneta sonante, in vittorie, in rilancio sportivo e strutturale del club. Il manager laureato ad Oxford è stato sabato scorso a Milanello, con Leonardo e Paolo Maldini, per visitare tutti gli angoli del Centro sportivo rossonero. "Parlatemi in italiano", è stato l'invito sorridente dell'ad in pectore a tutti i dipendenti e collaboratori incontrati alla vigilia di Milan-Parma.

Una curiosità che è trapelata sul suo conto, riguarda il proprio approccio all'ufficio e al lavoro. Sembra che Ivan Gazidis si sieda molto di rado alla scrivania: lavora in piedi e affronta in piedi, di fianco alla lavagna, tutte le riunioni con tutti i manager e tutti i collaboratori. Non sono stati solo Paolo Maldini e Rino Gattuso a parlare ufficialmente di lui. Ma anche ex rossoneri di campo come Mario Ielpo a Milan TV ("Ivan Gazidis ha subito lasciato il segno a Milanello. Le 'mura' del centro sportivo mi hanno raccontato di impressioni incredibilmente favorevoli, si può lavorare bene") ed ex rossoneri alla scrivania come Rocco Maiorino al Corriere della Sera: "A mio avviso inciderà di più l'ingresso come amministratore delegato di Ivan Gazidis nell'organigramma del Milan che quello di Beppe Marotta nella società nerazzurra. Penso che Gazidis porterà esperienza internazionale e il peso di relazioni europee anche grazie al ruolo che ha nell'Eca".

Il martedì della vigilia del Cda con la sua nomina all'ordine del giorno, Gazidis lo ha trascorso lavorando. Impegni istituzionali lo hanno visto presente nel tardo pomeriggio a Milanello. Mentre il programma che lo riguarda per le prime ore successive alla nomina, lo vedrà attivo e disponibile al dialogo con tutti i dipendenti nella giornata di domani. Gazidis si intratterrà con i dipendenti di Casa Milan a metà giornata dopo la riunione del Consiglio d'amministrazione. Stessa cosa con il personale del Vismara Center, il fortino giovanile rossonero, nel primo pomeriggio di domani e successivamente a Milanello. Un tour de force che, da solo, scolpisce la reattività con la quale Ivan Gazidis vuole iniziare a pilotare il Milan per riportarlo dove da troppo tempo manca. Il presidente Scaroni ha svolto le funzioni dell'amministratore delegato da luglio ad oggi, ma adesso tocca all'uomo che ha rilanciato la MLS statunitense e portato il fatturato dell'Arsenal ad essere il sesto nel mondo.

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