Il momento è difficile per tutti. Ribadisco che i giocatori non li tocco e il responsabile sono io

"Il momento è difficile per tutti. Ribadisco che i giocatori non li tocco e il responsabile sono io. Il presidente ha la voglia e volontà di vedere un Milan diverso e che vince. Nonostante le critiche che gli piovono addosso nessuno ama il Milan quanto lui". Così l'allenatore del Milan, Cristian Brocchi, nella conferenza stampa a Milanello alla vigilia della partita con il Frosinone di domani pomeriggio, parlando del patron rossonero Silvio Berlusconi. "Giocare nel Milan – ha aggiunto – vuol dire sapere sopportare San Siro, nei momenti belli e brutti. Non possiamo pensare che i tifosi siano felici ma siamo noi, attraverso l'atteggiamento, a far sì che loro vedano una squadra combattiva".

 

"Voglio vedere in campo una squadra con lo spirito giusto. In allenamento mi hanno dato segnali positivi. Spero che domani riescano a mettere in campo tutte queste cose. Nei momenti di difficoltà la squadra si disunisce e questo fa sì che le difficoltà aumentino. Nel calcio bisogna risolvere le difficoltà da gruppo, non da singoli. Bisogna vedere se tutti sono consapevoli del fatto che il problema è questo. Tutte le squadre vanno in difficoltà ma quelle che si uniscono ne escono. I nostri giocatori hanno la forza di risolvere il problema ma da singolo e questo non deve accadere", ha detto ancora l'allenatore del Milan, nella conferenza stampa a Milanello alla vigilia della partita con il Frosinone di domani pomeriggio.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata