L'annuncio della società durante la serata di ieri

Sei mesi e un giorno di matrimonio e poi il divorzio. È arrivata nella tarda serata di ieri la notizia dell'esonero di Stefano Pioli, arrivato sulla panchina dell'Inter l'8 novembre scorso. Secondo cambio in panchina in stagione per i nerazzurri: l'ex tecnico della Lazio saluta, squadra affidata di nuovo al tecnico della Primavera Stefano Vecchi dopo il primo interregno seguito all'esonero di Frank de Boer. Ora un nuovo casting di Suning? Chissà. I nomi circolati negli ultimi giorni sono quelli di Antonio Conte e di Luciano Spalletti. Ma la margherita è ancora tutta da sfogliare. E la classifica parla chiaro: settimo posto, 56 punti, 29 in meno della Juventus che, ironia della sorte, stasera si è regalata la nona finale della sua storia in Champions League.

"F.C. Internazionale Milano – si legge in una nota – comunica di aver sollevato l'allenatore Stefano Pioli ed il suo staff tecnico dalla guida della prima squadra. L'Inter ringrazia Stefano ed i suoi collaboratori per la dedizione ed il duro lavoro svolto per il club durante gli ultimi sei mesi di quella che si è rivelata una stagione difficile". E ancora: "L'attuale tecnico della Primavera, Stefano Vecchi, è stato incaricato della gestione della prima squadra con effetto immediato e per le tre partite stagionali ancora da giocare. La società inizierà fin da ora a lavorare in vista della prossima stagione sportiva".

Pioli lascia la Pinetina dopo la sconfitta con il Genoa. Il gol dell'ex Goran Pandev a 'Marassi' è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'allenatore, arrivato dopo un casting complicato, è stato sollevato dall'incarico dopo i soli due punti raccolti nelle ultime sette partite. Il 2-2 nel derby del 20 novembre dell'anno scorso è stata la sua prima partita. Poi sei punti in tre gare con Fiorentina, Napoli e Genoa. L'Inter di Pioli corre su tutti i palloni e si parla anche di rincorsa Champions dopo l'avvio mediocre in campionato con l'olandese Frank De Boer. E, ancora, altre sei vittorie consecutive prima dello stop allo Juventus Stadium (1-0).

Poi due successi con Empoli e Bologna prima del ko di San Siro contro la Roma (1-3). Alti e bassi, discese all'Inferno e risalite quasi verso il Paradiso nel giro di poche settimane. La sua Inter trascinata da capitan Icardi rifila 12 gol in due partite a Cagliari e Atalanta. Ma da lì in poi il piano si inclina e l'Inter inizia a balbettare. Fino al ko di Genova contro il Grifone assetato di punti.

E, allora, via alle porte girevoli con i nomi più sulla bocca di tutti. Si è parlato anche di un ritorno in Italia per Antonio Conte, lanciato comunque in Premier League con il suo Chelsea ma stuzzicato, forse, dall'idea di mettere i bastoni fra le ruote a una Juventus pigliatutto. Ma si è fatto pure il nome di Luciano Spalletti, in rotta di collisione con la Roma per via del caso Totti. Sta di fatto che ora, con 56 punti in classifica e un settimo posto a -3 dai 'cugini' del Milan, a tre giornate dalla fine della stagione, Pioli è stato messo alla porta. Panchina affidata di nuovo a Stefano Vecchi. La storia si ripete. E, dopo un matrimonio lungo sei mesi e un giorno, ecco il divorzio dall'Inter. Una mossa disperata. Evidentemente, in Cina la pazienza era finita.

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