Festa scudetto per i bianconeri, che chiudono col botto allo Stadium

 Non è stata una partita di calcio, l'ultima della Juventus allo Stadium contro la Sampdoria, ma una festa di calcio. Anche perchè dopo sei minuti la resistenza della squadra di Vincenzo Montella era gia' stata sbrecciata dalla rete di Patrice Evra e dopo altri otto il rigore di Dybala (con relativa espulsione di Skriniar per un intervento brutale su Mandzukic) ha chiuso qualsiasi discorso agonistico. La superiorita' non solo numerica dei campioni d'Italia ha portato a una serie incredibile di occasioni da gol, alla traversa di Lichtsteiner e di Pogba, alla seconda rete di Dybala, minuto 37 e poi ai sigilli di Chiellini e Bonucci. Una kermesse davvero spettacolare in attesa che l'arbitro Gavillucci fischiasse la fine e si potessero cominciare le celebrazioni del pentascudetto.

Poche le curiosità tecniche, a parte la disposizione della difesa bianconera, con Bonucci schierato a destra e Barzagli centrale, molte le conferme. Dybala, ad esempio, ha raggiunto quota diciassette gol e lasciato un graffite sullo scudetto. Il primo della carriera. Cosi' come Mandzukic, che ha dimostrato di essere poco appariscente ma molto utile. Oppure come Pogba, assolutamente calato nella parte di stella della Juventus. La Sampdoria e' stata una sorta di vittima sacrificale, a parte una conclusione di Alvarez dopo un minuto (parata da Neto), e' rimasta a guardare, testimone di uno show abbastanza prevedibile che anche nella ripresa ha avuto ovviamente il medesimo sviluppo. Ripresa cominciata al grido di "Morata resta con noi" e con la Juventus proiettata all'attacco. Se Chiellini avesse piedi meno ruvidi sarebbe riuscito a segnare pure lui dopo 7 minuti, servito da un colpo di tacco magistrale di Mandzukic: pratica espletata al 32 con un sinistro violentissimo; se Pogba fosse stato meno precipitoso avrebbe scritto anche lui il suo nome sul tabellino dei marcatori. Scrittura che e' riuscita a Bonucci a sei minuti dalla conclusione della partita. Dettagli, ad ogni modo. Nel giochino delle sostituzioni, Morata e Sturaro hanno preso il posto di Dybala e Pereyra, Mandzukic ha poi lasciato le incombenze offensive a Zaza, mentre spuntava un raggio di sole nel cielo, buon auspicio per la festa con i coriandoli.

Se la sfida contro la Sampdoria puo' avere una qualsiasi valenza, si e' trattato di un prova positiva in vista della finale di Coppa Italia, sabato prossimo, a Roma, contro il Milan. A dispetto degli assenti, la condizione e' buona e l'inciampo di Verona e' stato per l'appunto un inciampo. Anche gli insospettabili, come Hernanes e Sturaro, sono di gamba lesta, dunque Allegri puo' sorridere.
 

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