Max Allegri non vede l'ora di archiviare definitivamente la pratica senza dover attendere l'ultima giornata

Non sembra esserci niente e nessuno in grado di poter impedire alla Juve di vincere il suo settimo scudetto consecutivo. A due giornate dal termine con sei punti in classifica e sedici gol di differenza reti di vantaggio sul Napoli, i bianconeri sono molto più che virtualmente campioni d'Italia. Ma anche e proprio per questo, Max Allegri non vede l'ora di archiviare definitivamente la pratica scudetto già a Roma senza dover attendere l'ultima giornata. Con un incentivo speciale per la sua squadra: "Se vinciamo lo scudetto domani (oggi, ndr) possiamo avere tutti una settimana in più di vacanza, mica male soprattutto per chi andrà al Mondiale. Altrimenti dovremo lavorare duramente per preparare la partita col Verona".

Non che la Juve abbia bisogno di motivazioni supplementari per arrivare dritta alla meta ("La Roma è sempre la Roma"), che si avvicina grazie ai nervi saldi mantenuti in particolare dopo la sconfitta interna con il Napoli nello scontro diretto rivelatosi poi tutt'altro che decisivo: "La Juventus ha avuto la bravura di restare calma dopo quella sconfitta. Comunque sia il Napoli ha fatto una grande stagione, con il record di punti e poi con Sarri è sempre andato in crescendo. Vederli giocare è sempre piacevole, sono migliorati sotto alcuni aspetti vincendo alcune partite in rimonta o al 90'. Poi hanno trovato una Juventus che ha fatto numeri importanti, ma meritano i complimenti".

E contro la Roma sarà di nuovo tempo per vedere Gonzalo Higuain e Paulo Dybala in attacco: "Giocano, gli altri li devo ancora scegliere", ammetteva Allegri nella conferenza stampa della vigilia. Ma per provare a tornare dalla capitale con il secondo trofeo in quattro giorni, ecco che il tecnico sembra intenzionato a tornare indietro di qualche tempo riproponendo il 4-2-3-1 che nella scorsa stagione aveva segnato la svolta funzionando solo a sprazzi in quella in corso. Con i due talenti argentini dovrebbe esserci spazio anche per Mario Mandzukic e Federico Bernardeschi, in questa occasione leggermente favoriti sullo strepitoso Douglas Costa di quest'ultimo periodo. Se poi Allegri non volesse più rinunciare al centrocampo a tre, via libera a Blaise Matuidi al fianco di Miralem Pjanic e Sami Khedira. In difesa si rivedrà dal primo minuto Stephan Lichtsteiner al posto dello squalificato Juan Cuadrado, così come sulla sinistra toccherà nuovamente ad Alex Sandro, con Daniele Rugani chiamato a far rifiatare Andrea Barzagli al fianco di Mehdi Benatia. In porta torna Wojciech Szczesny, appena diventato papà per la prima volta.

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