1-1 a San Siro: finisce senza vincitori lo 'spareggio' tra le regine d'estate

Finisce senza vincitori lo 'spareggio' tra le regine d'estate. A San Siro è 1-1 tra Milan e Atalanta, nel terz'ultimo impegno del campionato: le due squadre più in forma del dopo lockdown confermano di essere in salute. Succede tutto nel primo tempo: apre Calhanoglu con una prodezza su punizione, risponde Zapata. Nel mezzo, sale in cattedra Donnarumma che sventa il rigore di Malinovskyi. I rossoneri mancano la vendetta per il clamoroso 5-0 subito a Bergamo: un girone fa, ma sembra un'era. Pioli però può essere soddisfatto: la squadra, nonostante le assenze, tiene botta alla devastante Dea e allunga la striscia positiva, portandosi a -1 dalla Roma. L'Atalanta si porta provvisoriamente a +2 sull'Inter, ma rischia il sorpasso se Conte vincerà domani in casa del Genoa e a -5 dalla Juventus. Pioli è in piena emergenza in difesa: Romagnoli e Conti sono out, così come Musacchio e al centro si piazzano Gabbia e Kjaer, non al meglio. Ai lati, Calabria e Laxalt, che rimpiazza lo squalificato Theo Hernandez. Assente per squalifica anche Bennacer, in cabina di regia al fianco di Kessié si sistema Biglia. Intoccabile in avanti Ibrahimovic, supportato dal trio Saelemaekers-Calhanoglu-Rebic.

Gasperini, squalificato e sostituito dal vice Gritti in panchina, rilancia dal 1' l'ex rossonero Caldara nel trio difensivo completato da Toloi e il recuperato Djimsiti: Palomino si accomoda in panchina. Per il resto nessuna novità. Sempre indisponibile Ilicic, in avanti spazio al tandem Gomez-Zapata sostenuto alle spalle da Malinovsky. Il primo sussulto è degli orobici, con un gran destro da fuori di De Roon che non inquadra lo specchio. Impreciso anche il sucessivo tentativo di testa di Zapata, su punizione del Papu. A sbloccarla è però il Milan, con Calhanoglu che si esalta su punizione spedendo da posizione quasi impossibile la palla all'incrocio (14'). Ma nell'occasione Gollini non è impeccabile. Ancora il turco in evidenza con un servizio per Laxalt, il cui rasoterra viene respinto in angolo da Gollini. Entra in scena il Var: Doveri viene invitato a visionare il replay di un sospetto contatto in area rossonera tra Biglia e Malinovskyi. Il direttore di gara rileva il pestone dell'argentino e indica il dischetto, sul quale si presenta lo stesso ucraino: Donnarumma però respinge. Sventato il pericolo, la squadra rossonera si fa rivedere in avanti con un'incornata di Rebic, su cross di Calabria: palla sul fondo.

La Dea però non si demoralizza e trova il pari: dopo un mancino di Freuler dal limite respinto da Gabbia la palla giunge a Zapata che resiste alla carica di Calabria e trafigge Donnarumma, riequilibrando i conti (34'). Ancora il colombiano vi prova in mischia, stavolta il portiere rossonero blocca. Ritmi meno vivaci in una ripresa affidata più alle fiammate dei singoli. Nelle file dei bergamaschi Malinovskyi lascia posto a Muriel e proprio il neoentrato arma il Papu: la conclusione prima intenzione dell'argentino si spegne di poco a lato. Nei rossoneri c'è Leao in campo al posto di Rebic, e si fa vedere subito: il nazionale portoghese si libera di Hateboer e regala una gran palla a Saelemaekers che però conclude malissimo. Sfortunato poi il Milan che sugli sviluppi di un contropiede guidato da Leao centra un palo con un rasoterra di Bonaventura, subentrato a Calhanoglu. Il match prosegue all'insegna dell'equilibrio, nel finale proteste rossonere per un presunto contatto Djimsiti-Ibra in area orobica. Doveri lascia giustamente correre. Non ci si schioda pià dall'1-1 e per quanto visto è giusto così.

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