Finisce dopo solo un anno l'avventura rossonera del giocatore croato

La firma di Nikola Kalinic sul contratto propostogli dall'Atletico Madrid fa da definitivo spartiacque fra una estate e l'altra del calciomercato del Milan. Un anno fa si era iniziato a parlare a maggio dell'operazione relativa al passaggio del Nazionale croato (33 gol in gare ufficiali in 2 stagioni viola, a fronte dei soli 6 realizzati a Milano), dalla Fiorentina al Milan.

Dopo numerosi incontri per trovare la quadra sul piano economico e dopo le pressioni dello stesso Kalinic sui viola per poter lasciare Firenze, l'ufficialità arrivò quasi tre mesi dopo: ultima operazione agostana del Milan 2017-2018. Kalinic, con Bonucci e Biglia doveva comporre la nuova spina dorsale della squadra di Montella. Un anno dopo, Kalinic è colchonero, non più rossonero, mentre Montella è stato criticato da Christian Abbiati in una intervista destinata a far discutere e lo stesso Bonucci non solo non è più capitano dei rossoneri ma è tornato "a casa sua" (cit.) in quel di Torino bianconera. Resta Lucas Biglia, centrale di centrocampo, in una zona della squadra che vede il Milan dialogare con il Sassuolo per Manuel Locatelli e che non è priva di indiscrezioni sul futuro di Riccardo Montolivo.

Il passaggio a titolo definitivo di Kalinic alla corte del Cholo Simeone ricorda quella di Mario Balotelli di quattro anni fa: pessimo Mondiale in Brasile per SuperMario e successivo trasferimento dal Milan al Liverpool per 20 milioni di euro; in questo caso, dopo il Mondiale fantasma del croato in Russia, ci troviamo di fronte ad una valutazione di 15 milioni di euro su cui si sono trovati concordi i due Club sull'asse Milano-Madrid. E' passata una settimana dalla presentazione di Higuain e Caldara nell'ambito dell'operazione sul doppio binario fra Milan e Juventus e il mercato rossonero è ancora attivissimo su entrambi i fronti: entrate e uscite. Se sul fronte di Tiemoue Bakayoko, nella serata di ieri Leonardo aveva preferito calmare le acque ("Bakayoko? Non siamo ancora in dirittura d'arrivo, nel mercato si parla, si vede e si studia", le sue parole all'uscita da Milanello), quella di oggi è stata la giornata in cui è trapelata una convinzione sempre maggiore, da parte del centrocampista francese ex Monaco in forza al Chelsea, di abbracciare il progetto rossonero. Non si vedono però ancora le premesse dell'annuncio ufficiale vero e proprio.

La domanda che corre da Londra a Milano e viceversa, a questo punto è una e solo una: esattamente come l'arrivo di Kovacic fra i Blues ha sdoganato Bakayoko fronte Chelsea, la riapertura del dialogo fra Milan e Sassuolo per Manuel Locatelli è a sua volta funzionale a preparare il terreno all'arrivo del francese in rossonero? Quaranta giorni fa, fine giugno, con un Milan ancora cinese, l'allora ds Massimiliano Mirabelli e l'ad degli emiliani Giovanni Carnevali (candidato da alcuni media successivamente ad occupare un ruolo nell'organigramma rossonero) avevano chiuso sul conto del giovane lecchese un accordo da 12 milioni di euro. La proprietà subentrante, Elliott Advisor, aveva preferito però fermare tutto, avendo come proprio programma quello di valorizzare ulteriormente i giovani per poi poterli eventualmente rivendere, ma solo a cifre molto più alte.

A riportare le lancette di Sassuolo e Milan sull'ora di Locatelli è stato invece, probabilmente, il contatto umano, nel loro primo giorno a Milanello, di Paolo Maldini e Leonardo con il ragazzo. Se due uomini di calcio di altissimo livello percepiscono che la testa di un giocatore è ormai su un altro tipo di percorso e di progetto, tutto può essere riconsiderato. Il giovedì del secondo allenamento tutti in gruppo per il Pipita Higuain a Milanello, è stato anche quello del 45esimo compleanno di uno storico numero 9 (la stessa maglia dell'argentino) dell'epopea rossonera: Pippo Inzaghi. Tutti i tifosi del Milan non hanno fatto mancare i loro auguri a SuperPippo, in una giornata nella quale, su un altro fronte, non hanno avuto seguito i rumors di un asse di mercato fra Paris Saint Germain e Milan con diversi nomi in agenda. A pochi giorni dalla fine della kermesse estiva, il lavoro non manca e i protagonisti sono concentrati sulle operazioni più concrete possibili. 

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