Gli uomini di Conte battono 2-0 il Ludogorets nell'andata dei sedicesimi di finale

Massimo risultato con il minimo sforzo per l'Inter al debutto in Europa League. La formazione di Conte espugna il campo del Ludogorets 2-0 e vede gli ottavi di finale. La gara si decide nella ripresa: a sbloccare il risultato è l'atteso Eriksen, al primo gol in nerazzurro: il danese, dopo un primo tempo non brillante, si prende la scena andando a segno al 71' su sponda del neoentrato Lukaku. E due minuti, dopo l'ex Tottenham timbra anche la traversa. Nel recupero arriva il raddoppio, su rigore di Lukaku. L'Inter si rialza così dopo la sconfitta in campionato con la Lazio e guarda con ottimismo al match di ritorno, in programma tra una settimana a San Siro. Come previsto, Conte vara il turnover per la sfida in casa del Ludogorets, andata dei sedicesimi di Europa League. In avanti riposa Lukaku, è Sanchez ad affiancare Lautaro Martinez. A centrocampo, con Borja Valero e Vecino, c'è l'attesissimo Eriksen dal 1', in difesa occasione per Ranocchia tra D'Ambrosio e Godin. Bulgari privi del bomber Keseru: lo rileva il polacco Swierczok.

Il primo squillo è dei nerazzurri, con un sinistro di Biraghi deviato in angolo della difesa di casa. Ancora l'ex Fiorentina si rende pericoloso, con un'altra conclusione mancina su traversone di Moses: Iliev è reattivo e respinge. Cerca gloria anche Eriksen, che liberato in area manca lo stop e una ghiotta chance: Iliev risolve in uscita bassa. L'Inter fa la partita, ma i ritmi sono al minimo sindacale e in avanti Lautaro e Sanchez vengono tenuti a bada dagli attentissimi difensori di casa. Risultato, il muro del Ludogorets regge senza troppi patemi.

Nei primi minuti della ripresa, guizzo di Sanchez: Moses sforna l'ennesimo cross, in posizione ravvicinata il cileno ci prova di tacco trovando il palo. L'ex Udinese viene poi disinnescato in angolo. Si fa vedere quindi Lautaro, con un tentativo dalla distanza che si perde sopra la traversa. Brividissimo, poi, in area blugara con Iliev che compie un miracolo sul sinistro al volo dal limite di Eriksen, con palla diretta all'angolino. Conte si gioca la carta Lukaku e richiama Lautaro. L'Inter suda freddo su un presunto tocco di mano di D'Ambrosio, il Var non rileva irregolarità. Ma il Ludogorets non sta a guardare: Grigore prova il diagonale, palla che sfiora il palo. Ma arriva il magic moment di Eriksen. Il danese firma il vantaggio battendo dal limite Iliev dopo la sponda di Lukaku, subito decisivo (71'). E due minuti dopo, ancora l'ex Tottenham sfiora il raddoppio con una sassata mancina dai 25 metri che si infrange sulla traversa, a Iliev battuto. Intanto, Barella rileva Moses.

L'Inter insiste con una conclusione dal limite di Vecino, ribattuta da Terziev, quindi nel finale Conte dà spazio a Young, in campo al posto di Biraghi. I nerazzurri ora devono gestire senza correre rischi, ma pur congelando il possesso restano in avanti: sul cross teso di Eriksen, D'Ambrosio in scivolata manca di un nulla la sfera dopo la 'spizzata' di Godin. Ma il Var rileva un tocco di mani di Anicet: dal dischetto i nerazzurri hanno l'occasione di chiudere i giochi, ci pensa Lukaku con una trasformazione perfetta che spiazza Iliev.

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