Prestazione da minimo sindacale per la squadra di Paulo Sousa

Una Fiorentina senza guizzi esce dall'insidiosa trasferta greca con un buon punto. Prestazione da minimo sindacale per la squadra di Paulo Sousa, che inizia il cammino in Europa League con uno 0-0 nella tana del modesto Paok. Pochi rischi, ma anche poca grinta ed inventiva: ancora una volta la Viola evidenzia i suoi limiti in fase offensiva, anche se trova un Glykos in buona serata.

Il tecnico portoghese, pur senza esagerare, ricorre al turnover visto che domenica sera al 'Franchi' arriva la Roma. Confermati i big Gonzalo Rodriguez, Astori, Borja Valero e Kalinic, in avanti chance a Babacar. A centrocampo gli esterni sono i nuovi arrivi Salcedo ed Olivera, protagonisti di una prestazione positiva, ancora panchina invece per Bernardeschi. Nel primo tempo i viola si fanno vedere con una girata al volo di Babacar, pescato in area da Olivera: Glykos devia d'istinto e salva la porta. Nient'altro da segnalare: la squadra di Sousa tiene il campo ma non riesce a far valere la superiorità tecnica, il Paok non riesce a costruire azioni degne di nota e non crea grattacapi agli ospiti.

Nella ripresa nuova chance per Babacar, che innescato da Badeli trova l'opposizione di Glykos che si distende nell'angolino di sinistra. Di emozioni non c'è praticamente traccia. Alla mezz'ora Sousa si affida a Bernardeschi, dentro per Salcedo. Ma lo 0-0 non si schioda. Nel finale si rende minaccioso il Paok con una girata di Rodrigues, in pieno recupero proteste dei greci per un presunto tocco di mano di Rodriguez. Vincic giudica, giustamente, il gesto involontario. Finisce 0-0, fedele specchio di quanto visto in campo. Entrambe le squadre si prendono un punto e possono ritenersi soddisfatte, meno felici gli spettatori per lo spettacolo decisamente scialbo del match.
 

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