Tavecchio: Ho conosciuto un Conte 'mistico' prima della partita

Un lungo applauso dei giornalisti ha accolto Antonio Conte a Casa Azzurri prima del saluto dopo la sconfitta contro la Germania e l'eliminazione dagli Europei. "Sono emotivamente molto coinvolto, ancora di più oggi perché realizzi che è finita. Mi dispiace tanto per i ragazzi, per me è stato davvero un grande onore allenarli", ha dichiarato, visibilmente commosso e provato, Conte nel suo ultimo messaggio.

"Auguro tutto il bene possibile alla Nazionale e a Ventura – ha aggiunto -. Lasciamo una traccia importante che è quella del lavoro. Abbiamo intrapreso una strada bella che possa riportare i nostri colori sempre più in alto per essere rispettati da tutti. Questo è l'obiettivo raggiunto tenendo testa ai campioni d'Europa e ai campioni del Mondo".

"Abbiamo davvero dato tutto quello che avevamo. Ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi, i cuochi, i magazzinieri e tutte le persone che hanno lavorato con noi e che ci hanno consentito di sentirci a casa. Per me è stato un onore lavorare con loro", ha proseguito Conte. "Grazie a Mauro Vladovich sempre presente, grazie ad una persona molto silenziosa ma preziosa come Lele Oriali. Una persona incredibile, con dei valori umani belli e che ho imparato a conoscere. Ringrazio il presidente per questa esperienza straordinaria. Mi auguro davvero sia un arrivederci e non un addio", ha dichiarato ancora Conte. Infine il ct ha ringraziato e salutato i giornalisti presenti a Montpellier: "In questi due anni abbiamo imparato a conoscerci. So benissimo che non sono una persona semplice, ma penso che siamo arrivati a un punto di grande stima reciproca".

SOLO A FARE LA GUERRA – Subito dopo la partita, nella tarda serata di ieri, il ct salentino ha spiegato: "La decisione di lasciare è stata presa in anticipo, non nego che avrei voluto continuare ma di fronte ad alcuni fatti non ho potuto soprassedere. Anche perché non vedevo nessuno al mio fianco, ho dovuto fare da solo la guerra. Mi sono sempre battuto per la Nazionale, non per me. E' passato questo messaggio perché a qualcuno non piacevo, non mi sono mai sentito appoggiato da nessuno. Solo il presidente mi è stato sempre vicino, ma i presidenti arrivano fino a un certo punto. Mi dispiace lasciare, ma si lascia una traccia indelebile che mi auguro possa dare dei frutti".

TAVECCHIO: DISTACCO DA CONTE UMANAMENTE NOTEVOLE –  "Umanamente è stato un distacco notevole. Io sono sempre stato vicino a lui. Sia lui che Oriali sono persone speciali e squisite anche se ora sono un po' tristi", ha commentato Carlo Tavecchio, presidente della Figc, in conferenza dopo l'intervento di Conte.

"Conte aveva un suo preciso disegno. Sapevamo che al termine di questi due anni sarebbe stata dura trattenerlo. Per una star di questa portata, contano anche i compensi", ha affermato ancora Tavecchio. "All'epoca feci uno sforzo immane per poter offrire il massimo a Conte e per superare la concorrenza dei grandi club. Ai tempi ci aiutò la Puma, così si è stato costruito quello che si voleva e sono felice della sua scelta", ha aggiunto il presidente federale. "Non ho alcun appunto da fare a Conte, ho conosciuto una persona 'mistica' nei due giorni precedenti alla partita. Una persona che si aggira per le stanze con in testa cose che noi non sappiamo", ha proseguito. "Sono sicuro che farà bene nella sua prossima avventura al Chelsea e, perché no, ha anche dalla sua l'età, potrebbe anche tornare in Nazionale presto", ha concluso Tavecchio.

 

 

 

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