Il match con la Repubblica Ceca era stato sospeso per qualche minuto per il lancio di petardi e fumogeni

Multa di 100mila euro e divieto di vendita biglietti ai tifosi identificati. Questa la sanzione, sospesa per un periodo di prova fino al termine del torneo, decisa dalla commissione disciplinare della Uefa nei confronti della Crozia per gli incidenti che hanno segnato il match con la Repubblica Ceca ad Euro 2016. Scongiurato per la Federcalcio croata, dunque, il rischio di esclusione della squadra.

La Uefa aveva aperto un procedimento disciplinare per il comportamento dei tifosi croati. La partita di venerdì scorso a Saint Etienne era stata sospesa per circa 4 minuti per il lancio di petardi e fumogeni da parte degli ultras balcanici. Un petardo aveva anche colpito uno steward, fortunatamente senza conseguenze. In un comunicato si legge che "la commissione indipendente per l'etica e disciplina della Uefa si è riunita oggi a Parigi per affrontare il procedimento disciplinare aperto contro la Federcalcio croata (NHS) in seguito agli incidenti che si sono verificati nella partita Repubblica Ceca-Croazia del 18 giugno a Saint-Etienne (2-2).

Accuse relative a disturbi del pubblico, uso di fumogeni, lancio di razzi e comportamenti razzisti sono state rivolte alla Federcalcio croata, e la Commissione ha deciso di imporre le seguenti sanzioni: una multa di 100.000 euro; divieto per la HNS di vendita di biglietti per alcuni tifosi (identificate da HNS ed autorità croate come hooligans) per il resto di Euro 2016. Questa sanzione è sospesa nell'ambito di un periodo di prova fino alla fine del torneo". La sanzione "è inappellabile".

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