Il portiere brasiliano del Kairat Almaty para di tutto e segna il gol della sicurezza per i kazaki. Tra gli abruzzesi male Mammarella, colpevole sui primi due gol. Qualificazione quasi impossibile per la squadra di Tino Perez

Esordio amaro per l’Acqua&Sapone nell’Elite Round della Champions League di calcio a 5. I campioni d’Italia, per la prima volta alla seconda fase della competizione europea, perdono 4-1 contro i kazaki del Kairat Almaty e dicono addio, con ogni probabilità, al sogno di riportare un’italiana alle Final Four, la fase decisiva del torneo, a tre anni di distanza dal Pescara.

Una partita tutto sommato equilibrata tra le due squadre favorite per il passaggio del turno in cui hanno fatto la differenza alcuni dettagli: dagli errori di Mammarella, straordinario portiere ma oggi colpevole in almeno due occasioni, al palo colpito da Cuzzolino su tiro libero. Episodi che, sommati alla classe e all’esperienza degli avversari, da 13 anni consecutivamente qualificati all’Elite Round, hanno determinato il punteggio finale.

Migliore in campo Higuita, portiere goleador dei kazaki che anche oggi ha tenuto fede alla sua fama segnando il 3-1 a quattro minuti dalla fine. Al di là del gol, però, il brasiliano è stato spesso il fulcro del gioco per la squadra allenata da Kaka e ha salvato i compagni in almeno un paio di occasioni dopo il vantaggio lampo di Edgar Bertoni, uno dei migliori in campo per l’Acqua&Sapone. Dalla sua grinta e dall’ottimo primo tempo dovrà ripartire la squadra abruzzese, a partire da giovedì sera quando sfiderà i padroni di casa dell’Era Pack Chrudim (diretta dalle 20 su LaPresse).

Dimenticare la sconfitta con il Kairat vincendo le altre due gare del girone è l’unica speranza per i ragazzi di Tino Perez di passare il turno, anche se servirebbero contemporaneamente due sconfitte dei kazaki. Uno scenario quantomeno improbabile ma l’Acqua&Sapone ci proverà fino alla fine.

La partita. Partenza sprint degli abruzzesi che segnano dopo appena 20 secondi l’1-0: Lima crossa di sinistro una palla morbida che Bertoni incrocia al volo battendo Higuita. Un inizio perfetto per l’Acqua&Sapone che da quel momento si chiude in difesa per ripartire in contropiede. Strategia felice, almeno all’inizio, visto che il Kairat è pericoloso solo su calcio d’angolo nei primi 10 minuti mentre la squadra di Tino Perez accumula falli a suo favore, fondamentali nel calcio a 5 visto che al sesto scatta un tiro libero.

Detto fatto, a due minuti dall’intervallo Calderolli si libera di un avversario e viene atterrato. Dal dischetto lontano si presenta uno specialista come Leandro Cuzzolino, campione del mondo con l’Argentina nel 2016 ma il suo sinistro, potente e preciso come al solito, colpisce in pieno il palo e torna in campo. Un’occasione mancata per raddoppiare e subito punita dai kazaki che trovano l’1-1 con il tiro dell’iraniano Hossein Tayebi, bravo a farsi trovare libero sulla fascia e fortunato nella deviazione di Mammarella, non perfetto nell’occasione. Nel secondo tempo il copione non cambia con il Kairat a spingere e l’Acqua&Sapone pronta a ripartire ma l’atteggiamento e la circolazione di palla dei kazaki è decisamente migliore e in un paio di occasioni Rangel va vicino al sorpasso. Nella prima l’ex Came Dosson manda di poco a lato e sulla seconda colpisce il palo, pareggiando anche il conto dei legni.

La risposta dell’Acqua&Sapone è tutta nelle rovesciate spettacolari ma non particolarmente pericolose di Calderolli e Lukaian. Al 7’ Murilo, capitano degli abruzzesi, si inserisce alla perfezione dopo una bella triangolazione con Cuzzolino e cade in area sull’uscita bassa di Higuita. Gli abruzzesi chiedono il rigore ma gli arbitri fanno continuare. Due minuti più tardi arriva il 2-1 kazako con Birzhan Orazov che approfitta dell’assist di un compagno per segnare il più facile dei tap in. Nell’occasione ancora impreciso Mammarella che si fa passare il crosso sotto le gambe. Dopo essere passati in svantaggio i ragazzi di Tino Perez entrano in confusione, perdono le distanze in campo, rischiando più di una volta il 3-1 e in attacco vengono costantemente bloccati da Higuita. A quattro minuti dalla fine l’allenatore spagnolo mette in campo il portiere di movimento, che regala un uomo in più in costruzione lasciando la porta libera e il Kairat ne approfitta subito.

Wellington tira centrale e Higuita calcia subito segnando il gol della sicurezza per i kazaki a cui si aggiunge poco più tardi il 4-1 di Orazov dopo una brutta palla persa da De Oliveira. Alla sirena i giocatori di Kaka si abbracciano e festeggiano sapendo di aver messo più di un piede in Final Four.

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