La squadra, in campo con otto calciatori, fra cui molti ragazzini, ha perso 20-0 contro il Cuneo. Tommasi (Aic): "Qui si gioca con la dignità delle persone"

Continua a suscitare indignazione il caso di Cuneo-Pro Piacenza di Serie C finita 20-0 per i piemontesi, con gli emiliani in campo con soli otto giocatori (sette più il portiere) fra cui molti ragazzini. "È una vergogna inaudita quello che è accaduto ieri al Peschiero di Cuneo – commenta il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti -. L'umiliazione dei sette giovanissimi della Pro Piacenza è una cosa che non voglio più vedere. Bisogna garantire il rispetto delle norme, sulla carta in vigore dal prossimo anno, e cioè il divieto della partecipazione ai campionati per i club che non sono in regola. Così non si può andare avanti". E annuncia: "Intendo convocare tutte le parti interessate per trovare una soluzione che tuteli prima di tutto i giovani e la loro passione per lo sport. Domani vedrò Gravina con il quale ho già affrontato l'argomento. Gli interessi e gli egoismi non possono scendere in campo".

Anche il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi irrompe nella polemica: "Ma i genitori? I dirigenti? 20-0 è giocare con la dignità di altri…", scrive in un post su Instagram. "Nelle categorie professionistiche non è ammissibile iniziare una partita senza la squadra al completo! Si devono cambiare le regole? Cambiamole al più presto perché se aspettiamo il buon senso di 'dirigenti' e 'imprenditori' del calcio sarà sempre peggio…", conclude. In precedenza, lo stesso Tommasi su Twitter aveva aveva chiamato in causa anche il presidente della Lazio Claudio Lotito. "7 U19 in campo contro il Cuneo, nessun allenatore e niente staff. Genitori? Presidente Lotito presente/assente? Dove sono la probità, la sportività e la lealtà nell'umiliare 7 ragazzi? Quando finirà?", il tweet del numero 1 dell'Aic.

A spiegare perché sia stato permesso al Pro Piacenza di tesserare sette ragazzini per scendere in campo, è infine il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: "In realtà li aveva già tesserati, era un atto precedente. In più è stato messo in campo anche un massaggiatore… Non avevamo altra strada per una questione di regolarità del campionato, ma dalla prossima stagione chi non pagherà gli emolumenti sarà escluso" anche a campionato in corso. Il Pro Piacenza ieri ha giocato "perché c'era il rischio di inficiare profondamente tutte le altre squadre. Questo caso poteva non esserci se ci fosse stata l'esclusione dal campionato per la mancata fidejussione – dice ancora Ghirelli – come noi chiedemmo questa estate, e se l'iter per le violazioni compiute fossero definite in tempi certi. L'unica possibilità per mantenere la regolarità del campionato era farli giocare".

Il numero 1 della Lega Pro fa sapere di aver contattato domenica il presidente della Figc Gravina, e che ora "tutti e due siamo in attesa delle decisioni del Giudice sportivo". "Ritengo che in questa vicenda è stata volutamente violato il principio di lealtà sportiva, perché quando si decide di mettere in campo un massaggiatore vuol dire che c'è una manovra chiarissima volta a inficiare un percorso. Il giudice dovrà decidere su questo punto, e qui mi fermo", conclude.
 

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