L'immagine distribuita all'Olimpico durante il match tra il Cagliari e i biancocelesti, che ora rischiano una squalifica

È polemica a Roma per alcuni adesivi lasciati dai tifosi della Lazio nella curva Sud dello Stadio Olimpico dopo la partita contro il Cagliari. L'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma e scritte antisemite di ogni tipo come "romanista ebreo" che hanno spinto la Figc ad aprire una indagine. Immediata la protesta della comunità ebraica romana.

"Questa non è una curva, questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi", ha scritto su Twitter di Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, che ha postato una foto con la serie di adesivi, attribuibili agli ultrà della Lazio. Ieri, infatti, i tifosi della Curva Nord si erano trasferiti in quella Sud, abitualmente occupata dai romanisti, vista la chiusura del loro settore. Sulla vicenda indaga anche la polizia.

"Questo non è calcio, questo non è sport, ha ragione Ruth Dureghello", ha twittato il sindaco Virginia Raggi. Dure le reazioni politiche. Il ministro per lo Sport Luca Lotti "condanna con forza il grave episodio" di antisemitismo che si è verificato allo stadio Olimpico. "Quello che è accaduto ieri sera è gravissimo, non ci sono giustificazioni: sono episodi da condannare, senza se e senza ma", ha affermato il ministro. "Sono certo che le autorità competenti faranno luce su quanto avvenuto e che i colpevoli saranno presto individuati e condannati", conclude il ministro Lotti. Dura condanna è espressa anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini che esprime "preoccupazione" e chiede di "rispondere con durezza" in quanto "sottovalutare è darla vinta a razzisti".

Intanto il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, è intervenuto a Radio Incontro Olympia ha provato a fare chiarezza su quanto avvenuto. "La posizione della Lazio è limpida. Condanniamo il razzismo, domenica la tifoseria si è comportata in maniera esemplare. Mi sembra evidente che ci sia la voglia di alcune persone di danneggiare la società. Ci sono indagini in corso della polizia per accertare ciò che è successo", ha spiegato. Sui social network e sulle radio romane intanto, è partito un tam tam di commenti e prese di posizione con alcuni tifosi laziali che parlano in realtà di un tentativo di denigrare la parte sana della loro tifoseria. La squadra dei biancoazzurri ha annunciato che domani una delegazione sarà in visita alla sinagoga di Roma e il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha giudicato "un fatto inqualificabile" gli insulti antisemiti. 

Per le 12 è prevista la visita del presidente della Lazio, Claudio Lotito, che si reca con una delegazione di calciatori della squadra, alla Sinagoga di Roma per rendere omaggio con una corona di fiori alla comunità ebraica.

Sul caso è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo. Utilizzare la sua immagine come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, è allarmante per il nostro Paese, contagiato, ottanta anni addietro, dall'ottusa crudeltà dell'antisemitismo". Mattarella ne ha parlato con il ministro dell'Interno che gli ha assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi.

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