L'interesse per i diritti sportivi è coerente all'avanzamento della "copertura del Paese in fibra ottica, pari oggi al 65%"

"In relazione a indiscrezioni di stampa, Tim precisa di non avere mai neppure ipotizzato né discusso una partecipazione assieme ad altri soggetti ai bandi per i diritti della Serie A, essendoci peraltro un pacchetto dedicato alla banda ultralarga". E' quanto si legge in una nota di Tim all'indomani dell'assemblea di Lega Serie A con l'asta per l'assegnazione dei diritti tv di Serie A 2018/2021 andata quasi deserta. "La società ha più volte ribadito nei mesi scorsi, anche direttamente all'amministratore delegato di Infront – prosegue la nota – che i pacchetti per il digitale, per come erano strutturati dal punto di vista dell'offerta e dei costi, non erano interessanti per Tim. I risultati dell'asta confermano la sproporzione della richiesta". La società "ricorda inoltre di avere più volte dichiarato il proprio interesse per i diritti sportivi in un'ottica di sostenibilità economica – tenuto conto che ai costi dei diritti stessi si aggiungono, fra gli altri, quelli di segnale e di produzione – e coerentemente con l'avanzamento della copertura del Paese in fibra ottica, pari oggi al 65%. Ricostruzioni diverse da questa realtà sono quindi frutto di fantasia e TIM tutelerà i suoi interessi nelle sedi più appropriate".
 

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