Lo svedese si sfoga dopo il pareggio di ieri contro l'Everton

Non è andato giù a Zlatan Ibrahimovic il pareggio raccolto ieri sera dal Manchester United nel match casalingo di Premier League contro l'Everton (1-1) che ha allontanato i Red Devils dal quarto posto, l'ultimo utile per accedere alla Champions League. "L'ho detto fin dal primo giorno. Non sono venuto qui per perdere tempo, sono venuto qui per vincere", ha detto senza mezzi termini il fuoriclasse svedese, autore del rigore del pareggio in pieno recupero che ha permesso allo United di evitare la sconfitta. "Ho 35 anni – ha aggiunto l'attaccante, come riporta il 'The Telegraph' – e un sacco di cose devono essere risolte. Non ho 20 anni e altri 5 o 10 anni di carriera. Probabilmente ne ho uno, due o tre, perciò tutto dipende da cosa si vuole e da ciò che il club vuole".

Uno 'sfogo' destinato a far aumentare ancor più le voci relative a un possibile addio dello svedese a fine stagione, con il Los Angeles Galaxy disposto a fare follie pur di portare Ibrahimovic negli Stati Uniti. "Se avessi avuto qualcosa da dire lo avrei già detto – ha sottolineato l'ex giocatore di Juventus, Milan e Inter – Stiamo discutendo, ci sono ancora trattative in corso, vediamo cosa accadrà. Nulla è deciso. Sono venuto qui senza Champions League, in una squadra che non era la favorita per la vittoria. Sono venuto per aiutare, per fare quello di cui sono capace e portare il team a un livello più alto. Vedremo cosa succederà", ha concluso Ibrahimovic.

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