I biancocelesti chiedono un proprio impianto che non sia il Flaminio

Dopo il sì dell'amministrazione capitolina allo stadio dei giallorossi, anche i biancocelesti vogliono il proprio tempio. "A seguito delle dichiarazioni del sindaco Virginia Raggi e del rappresentante della AS Roma, la S.S. Lazio – si legge in una nota del club – prende atto con piacere che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello stadio della Roma. La S.S. Lazio e i suoi innumerevoli tifosi sono fiduciosi e certi che l'intera amministrazione comunale di Roma non creerà discriminazioni tra i cittadini romani in base alla fede calcistica e che il sindaco di Roma Virginia Raggi e la sua giunta sicuramente consentiranno di costruire anche per gli appassionati sostenitori dei colori biancocelesti il proprio stadio, secondo i propri criteri di localizzazione, di efficienza e di qualità dell'impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello stadio Flaminio che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazio". "Solo tale iniziativa – la creazione dello stadio della prima squadra della capitale, la Lazio – assevererà la volontà da parte delle istituzioni capitoline di intraprendere un percorso di innovazione in linea con i tempi, che proietti finalmente la nostra città, anche nel settore delle infrastrutture calcistiche, nella dimensione internazionale, cosi come sottolineato e richiesto dal presidente Uefa, non più tardi di pochi giorni fa", insiste il club del patron Claudio Lotito.
 

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