"Bisogna pensare avanti perché bisogna pensare allo sviluppo del calcio nel mondo"

"Impatti negativi non ce ne sono, ci sono solo gli impatti positivi: più partecipazione alla fase finale". E' quanto assicura Gianni Infantino, presidente della Fifa, a proposito del nuovo format del Mondiale, che dall'edizione 2026 passerà da 32 a 48 partecipanti. "Bisogna pensare avanti perché bisogna pensare allo sviluppo del calcio nel mondo", ha spiegato il numero uno del calcio mondiale in un'intervista trasmessa da 'A tutto campo' su Gr1. "Bisogna renderci conto che il calcio evolve, perché ha fatto passi da gigante in altre parti del mondo, non solo in Europa o Sudamerica, le locomotive del calcio. E' importante – ha aggiunto – poter dare la possibilità, una volta ogni quattro anni, a 16 paesi in più, senza che questo abbia impatto nel calendario internazionale, di partecipare all'evento calcistico più grande. Per questo penso che sia giusto aprire le porte del Mondiale a più paesi". Nonostante l'allargamento, Infantino assicura che la durata resterà di 32 giorni: "Questa è una priorità assoluta, il calendario è già congestionato abbastanza, non vogliamo aggiungere date e partite. E' importantissimo che questi parametri vengano rispettati. Come oggi, chi arriva in finale giocherà al massimo sette partite e come oggi si giocherà in dodici stadi".

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