L'ex attaccante ricorda l'allenatore con cui condivise l'esperienza rossonera a cavallo degli anni Sessanta e Settanta.

Cesare "era una persona speciale, mi ha dato un aiuto importante quando sono arrivato al Milan. Sicuramente è stata una figura importantissima per me. Grande professionista, un'eleganza incredibile per il gioco del calcio. Perdiamo una grande persona, una bella persona, che andava oltre il 'semplice' giocatore". Così Pierino Prati, ex attaccante del Milan, ricorda a LaPresse Cesare Maldini, con cui condivise l'esperienza rossonera a cavallo degli anni Sessanta e Settanta. Maldini era nello staff del tecnico Nereo Rocco prima di assumere la guida della prima squadra. Da giocatore "era il capitano di tutti, l'immagine bella del Milan in quel momento. Nel suo ruolo straordinario, avanti nei tempi. Il classico libero, che faceva partire il gioco da dietro".

In rossonero, ricorda Prati, "vincemmo tutto. Il primo anno mi laureai capocannoniere, andai all'Europeo e vincemmo la Coppa dei Campioni". Cesare, aggiunge l'ex attaccante, "mi fece capire che era un lavoro serio. Avevo 19 anni, arrivavo da due esperienze di professionismo con Salernitana e Savona, ma il Milan era di un altro pianeta. Mi ha dato una mano a crescere. Mi ricordava che era il lavoro più bello del mondo, quanto fossi fortunato. Non potevo deluderlo".

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: