Harare (Zimbabwe), 1 ago. (LaPresse) – “Ci scusiamo per aver annunciato la morte di Jericho, ma le nostre fonti erano attendibili. E’ stato un caso di scambio di identità. Anche se siamo sollevati dal fatto che lui sia vivo, siamo comunque tristi perché un altro leone è stato ucciso”. E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook la Zimbabwe Conservation Task Force (Zctf), che ieri sera aveva annunciato la morte di Jericho, fratello (anche se dalla Oxford University smentiscono ogni legame di sangue tra i due felini) di Cecil, ucciso da un turista americano il primo luglio.

La Ztcf nel messaggio di scuse spiega di aver ricevuto conferma della morte di Jericho da tre diverse fonti, ma i suoi operatori, precisa, “non erano riusciti a raggiungere la stazione di ricerca a Hwange per verificare in prima persona se il leone fosse ancora vivo oppure no”.

“Siamo consapevoli che molte persone – scrive ancora la Zimbabwe Conservation Task Force (Zctf) – saranno arrabbiate con noi ma vi preghiamo di non scrivere insulti su questa pagina” Facebook.

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