Roma, 11 giu. (LaPresse) – Luciano Ligabue sarà il grande ospite delle nuove puntate di ‘Radio2 Social Club’, il varietà musicale di Rai Radio2 condotto da Luca Barbarossa con Andrea Perroni e Neri Marcorè, in onda sabato 13 e domenica 14, dalle 11.35 alle 13.00. Ligabue racconterà la sua straordinaria parabola artistica e parlerà dell’appuntamento dell’anno per i suoi fan: il concerto di Campovolo, che si terrà il prossimo settembre. Tra i tanti temi toccati dal ‘Liga’, anche alcuni aspetti poco noti della sua vita. A partire dalla sua passione per la campagna. “La campagna mi piace molto, ci ho anche lavorato quando ero più giovane, nel periodo in cui sognavo di fare il ragioniere. Ho lavorato anche in fabbrica, prima di fare per cinque anni il ragioniere”.

Com’è stato per Ligabue non aver avuto il grande successo quando era ancora molto giovane? “Come in ogni cosa, c’è un lato positivo e uno negativo. La parte positiva è che ho fatto meno stupidaggini rispetto a quelle che avrei potuto fare se avessi avuto successo da giovane. D’altro canto, forse se avessi cominciato a 20 anni, avrei provato a fare una carriera internazionale, cantando in inglese”. Quando rivede il Ligabue dei primi tempi, che cosa prova? “Tenerezza. Io non ho fatto gavetta. Ho fatto il mio primo concerto a 27 anni, mentre i grandi del rock se ne sono andati a 27 anni”. Riguardo ai suoi lavori da regista (‘Radiofreccia’ del 1998 e ‘Da zero a dieci’ del 2002) pensa di tornare a sederti dietro la macchina da presa? “Diciamo che fare un film comporta due anni della tua vita, in cui dovrei rinunciare anche alla musica. Poi, essendo passati molti anni dall’ultimo film, dovrei rimettermi a studiare le nuove tecnologie, ci sono molte cose che mi impigriscono. Però, nella vita, ho imparato a dire una cosa: mai dire mai”.

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