Madrid (Spagna), 27 ott. (LaPresse/AP) – Diverse migliaia di persone, tra cui numerosi sopravvissuti ad attentati dell’Eta, hanno protestato oggi nel centro di Madrid, in Spagna, contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo (Cedu) che ha portato alla scarcerazione di separatisti baschi condannati per attacchi terroristici. La sentenza di martedì era relativa alla detenuta Ines del Rio Prada, condannata nel 1987 a 3.828 anni di prigione per diversi attentati compiuti in quanto membro dell’Eta, nei quali sono morte in totale 24 persone. In Spagna la pena detentiva massima è di 30 anni e Del Rio, avendo ottenuto alcune riduzioni, doveva essere liberata nel 2008; il tribunale aveva però deciso che la riduzione della pena potesse essere applicata solo all’intera condanna e non ai soli 30 anni possibili per legge, evitando di fatto la scarcerazione. La donna è stata liberata a seguito della sentenza della Corte di Strasburgo, che non è appellabile, e come lei altri prigionieri membri dell’Eta.

Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha definito la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo la peggiore possibile visto che implicherà la scarcerazione di circa 100 detenuti. “Questa sentenza non mi piace nemmeno un po’, penso che sia ingiusta e sbagliata”, ha detto Rajoy. L’Eta è considerata un’organizzazione terroristica da Spagna, Ue e Usa. Al gruppo viene attribuita l’uccisione di oltre 825 persone in una campagna di attacchi bomba e sparatorie mirata a ottenere l’indipendenza dei Paesi Baschi, al confine tra Spagna e Francia. Negli ultimi anni l’organizzazione è stata decimata da numerosi arresti.

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