Madrid (Spagna), 26 lug. (LaPresse) – Pedro Sanchez Castejon, madrileno di 42 anni, è il nuovo segretario generale del Psoe, il partito socialista spagnolo per cui è deputato al Congresso per Madrid. Sarà insignito formalmente oggi dell’incarico di successore di Alfredo Pérez Rubalcaba, al Congresso del partito.

Nato a Madrid, è figlio di un impiegato del settore finanziario e militante socialista e di una dipendente del governo. Sposato, ha due figlie. Laureato in economia all’Università di Madrid, si è specializzato con studi successivi su politica economica dell’Unione europea e integrazione economica e monetaria dell’Europa. Da ragazzo ha partecipato attivamente alla Gioventù socialista, diventando segretario generale distrettuale. Dal 2008 insegna Struttura economica e Storia del pensiero economico all’Università Camilo José Cela di Madrid.

Ha lavorato al Parlamento europeo e poi come capo gabinetto per l’Onu in Bosnia, durante la guerra del Kosovo. Nel 2000, quando José Zapatero è stato eletto segretario del Psoe, entra nella ridotta squadra dei suoi collaboratori. Ha ricoperto incarichi a livello municipale, come consigliere di opposizione e come portavoce di commissioni comunali, lavorando a fianco della poi ministra degli Esteri Trinidad Jiménez. Nel 2013 entra al Congresso e diventa portavoce della Commissione sul clima.

Nei primi mesi del 2014 spicca come uno dei candidati favoriti per la successione di Rubalcaba nel Psoe, divenendo a luglio segretario generale, mentre il Paese si prepara alle elezioni del 2015. La sua ascesa è stata accelerata dalle dimissioni di Rubalcaba, dopo la sconfitta nelle elezioni per il Parlamento europeo. Dopo la disfatta era stato annunciato che il nuovo segretario sarebbe stato eletto con voto diretto degli iscritti. La candidatura di Sanchez è arrivata a sorpresa, ma l’economista madrileno ha saputo conquistare anche il cosiddetto apparato del partito, così come fece Zapatero nel 2000. Ma con una sferzata di innovazione in più.

Economista che sa parlare 3 lingue, esperto di social-network ed ex giocatore di basket, Sanchez ha vinto a sorpresa la segreteria del Psoe perché sembra rappresentare una rottura con il passato, soddisfacendo così le aspettative di coloro che desideravano un partito capace di attrarre di nuovo gli elettori. Difensore strenuo dell’ambiente, esperto di questioni interne quanto di esteri, ma soprattutto politico cresciuto in sordina, seguendo il corretto ‘cursus honorum’ (dai consigli comunali fino al Congresso e all’Europa), lontano dalla protezione del partito, Sanchez sembra portare quella ventata di innovazione e di competenze tecniche di cui il partito sentiva la mancanza, dopo la peggior sconfitta di sempre da parte dei socialisti riportata nelle europee del luglio scorso.

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