I nerazzurri salgono al quarto posto con 48 punti, mentre i blucerchiati devono cominciare a guardarsi le spalle per non rimanere invischiati nella lotta per non retrocedere

Sotto gli occhi di José Mourinho, Ronaldo e del presidente Erick Thohir, l'Inter scaccia i fantasmi, si fa bella e batte 3-1 la Sampdoria a San Siro. Vantaggio di D'Ambrosio al 23', raddoppio al 57' di Miranda, tris di Icardi al 73'. Gol della bandiera di Quagliarella al 92'. I ragazzi di Roberto Mancini, stella blucerchiata da giocatore, salgono momentaneamente al quarto posto, a 48 punti. Continua, invece, il tabù trasferta per Vincenzo Montella, la cui squadra rischia grosso: ora è a -3 dalla zona retrocessione.

 

Kondogbia, Telles e Medel squalificati per i nerazzurri. Icardi ed Eder sono la coppia d'attacco con un passato nella Doria. Nagatomo fa il terzino sinistro, Melo e Brozovic sono i centrali di centrocampo. Sulle fasce agiscono Biabiany e Perisic. La Samp al via con in campo, tra gli altri ex, Ranocchia, Dodò e Alvarez. In avanti c'è la coppia formata da Quagliarella e Correa. I blucerchiati si fanno vedere subito all'11': Ivan mette al centro dal fondo, Quagliarella va al tiro e Handanovic copre bene il primo palo. Ma è un fuoco di paglia, perché al 23' arriva il vantaggio per l'Inter: l'1-0 porta la firma di D'Ambrosio. Calcio d'angolo da destra, Murillo allunga il pallone di testa, il terzino, libero sul secondo palo, mette dentro con il sinistro di potenza. Primo gol per D'Ambrosio in Serie A con la maglia nerazzurra. I padroni di casa provano ad ammazzare in fretta la gara: al 34', Icardi appoggia per Eder, che prova a infilarsi in area. Ranocchia fa buona guardia e la Samp si salva. Poi tegola per i nerazzurri: Brozovic si fa ammonire e salterà la Juventus per squalifica. Ancora, al 42', Soriano mette in mezzo dal fondo, il difensore ex Bari salta di testa ma non trova la porta. Il primo tempo si chiude con il vantaggio interista.

 

Nell'intervallo, cori per José Mourinho e una coreografia per ricordare il Triplete del 2010. A inizio partita, invece, uno striscione e slogan contro Ronaldo, 'reo' – secondo gli ultras – di aver tradito l'Inter con la parentesi nella stagione 2007-2008 al Milan. In avvio di ripresa, tornando al campo, la squadra di Montella è più pimpante e sfiora il pareggio: punizione di Fernando dal lato corto sinistro dell'area, Dodò prolunga di testa, Ranocchia non riesce a deviare in porta per un soffio. La legge del gol sbagliato, gol subito vale anche stavolta. Dall'altra parte del campo, deviazione vincente di Miranda da due passi dopo la sponda di Felipe Melo: 2-0 per i padroni di casa al 57'. Prima rete in campionato anche per l'ex Atletico Madrid. Poco dopo, via alla girandola dei cambi: spazio a Ljajic per Eder nell'Inter. Muriel rileva Ivan per il club di Massimo Ferrero. Al 73', l'Inter cala il tris: Icardi scappa in contropiede, sfruttando una dormita del neo entrato Muriel e di Ranocchia, si presenta di fronte a Viviano e lo fulmina con un tocco ad incrociare all'angolino. Un minuto dopo, cross di Dodò dalla fascia mancina, Quagliarella si avvita di testa e sfiora il primo palo. Poi azione insistita della Samp, ma Miranda spazza in avanti e libera l'area. All'85', Muriel ciabatta sul fondo. Gol della bandiera di Quagliarella in pieno recupero: servito da Muriel, l'ex Toro fa partire un diagonale che va sul palo e poi in rete. Finisce 3-1. L'Inter ritrova il sorriso, mentre i blucerchiati adesso rischiano grosso.

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