Dopo più di un mese di digiuno i biancocelesti ritrovano la vittoria

Torna a sorridere la Lazio. Dopo più di un mese di digiuno i biancocelesti ritrovano la vittoria ai danni di un Benevento sempre coraggioso ma che ha giocato con l'handicap, costretto in inferiorità numerica dopo neanche 10' per l'espulsione del portiere Puggioni. Eppure ha tremato e non poco la Lazio, che si è ritrovata anche sotto per 2-1 a inizio ripresa, prima di prendere il largo e cacciare i fantasmi per il 6-2 finale. Se per i sanniti l'impresa salvezza ora sembra impossibile, la Lazio alla Champions ci crede eccome. Dopo il tris esterno contro il Sassuolo, il k.o. contro la Juventus e le frenate con Cagliari e Bologna, servivano assolutamente i tre punti per tornare in scia dei cugini della Roma (fermati oggi dal Bologna) e dell'Inter.

Subito un brivido per la Lazio in avvio. Apertura no-look di Guilherme, Lombardi scatta sulla fascia e incrocia il destro: palla a lato non di molto. L'inerzia della gara però cambia subito, al 7', quando il Benevento rimane in 10 per l'espulsione del portiere Puggioni. Sventaglia con l'esterno Lucas Leiva, Immobile sfreccia alle spalle di Costa, e prova ad eludere con un sombrero Puggioni che d'istinto intercetta la sfera con le braccia fuori dall'area di rigore. Cartellino rosso e De Zerbi che è costretto a richiamare Iemmello per inserire il portiere di riserva Brignoli. La Lazio accelera e trova il gol al 19'. Felipe Anderon pesca con freddezza Immobile, il capocannoniere del campionato sfugge alla marcatura di Costa e Djimsiti e batte Brignoli. Il vantaggio però dura poco: nonostante l'inferiorità il Benevento non si consegna ai padroni di casa e al 23' pareggia. Un destro a giro su punizione del grande ex Cataldi beffa Strakosha riesce soltanto a smorzare, prima che il pallone si depositi in prossimità dell'incrocio dei pali. Il giocatore non esulta per rispetto dei suoi ex tifosi. La Lazio ora attacca a testa bassa ma senza lucidità. Al 35' segnerebbe anche, col solito Immobile ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Altra occasione al 40':t raversone di Felipe Anderson, taglio centrale di Patric che in acrobazia sfiora il palo.
 

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