"Questi dati, in parte rincuoranti, vanno letti in reltà come un recupero dell'Italia da un ritardo nel confronto con gli altri Paesi europei"

Nell'e-commerce italiano "c'è stata una crescita nel 2015 più veloce rispetto agli anni passati, del 16-17%, per un giro d'affari di circa 16 miliardi di euro". Lo ha detto Valerie Ruotolo, Country Counsel HP, intervenendo al convegno 'Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell'Unione europea', organizzato a Treviso dallo studio Rucellai & Raffaelli. "Questi dati, in parte rincuoranti, vanno letti in reltà come un recupero dell'Italia da un ritardo nel confronto con gli altri Paesi europei", ha spiegato facendo riferimento al segmento delle vendite ai consumatori.

"Anche per quanto riguarda le aziende – ha proseguito – si registra un ritardo: solo il 20% delle imprese di media-grande dimensione utilizzano il canale online per le vendite e appena il 7% delle pmi". "Quella che si registra però – ha spiegato ancora Ruotolo – è una tendenza positiva nell'acquisto tramite dispositivi mobili, il cosiddetto 'M-commerce'". La Country Counsel di HP ha sottolineato inoltre che sul mercato italiano "i grandi diventano sempre più grandi: pensiamo alla fusione dello scorso anno tra Yoox e Net-pret-à-porter nel settore del lusso".

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