Lì dove si sono giocate le Olimpiadi e dove ha cantato Michael Jackson oggi ci sono un campo da gioco irriconoscibile, locali fatiscenti, gradinate segnate dal tempo e dall'incuria

Orrore allo stadio Flaminio: stamattina la polizia ha trovato all'interno della struttura sportiva il cadavere di un uomo, di circa 40 anni e di origini asiatiche. All'interno dello stadio nato per ospitare gli incontri del torneo olimpico di calcio del 1960 e da anni abbandonato all'incuria, si rifugiano in cerca di riparo numerosi senza fissa dimora. Stamattina, all'arrivo della polizia che ha scoperto il cadavere, sette persone sono state trovate lì e identificate. Secondo i primi accertamenti sul corpo privo di vita della persona, un uomo, non sarebbero stati trovati evidenti segni di violenza: il decesso sarebbe recente.

È solo l'ennesimo, il più grave, episodio di degrado che riguarda l'impianto sportivo dei Parioli, a poche decine di metri dall'auditorium della Musica. Lì dove si sono giocate le Olimpiadi e gli incontri di rugby del Sei Nazioni, dove hanno cantato gli U2 e Michael Jackson oggi ci sono un campo da gioco irriconoscibile, locali fatiscenti, gradinate segnate dal tempo e dall'incuria. I lavori di ristrutturazione non sono mai partiti, nonostante periodici proclami, e a pesare c'è pure un lungo contenzioso tra Coni e Comune.

"Se la città si spegne, se il degrado prende sempre più piede, se spazi e iniziative democratiche di partecipazione vengono meno, allora le tragedie diventano inevitabili – dice Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma – L'uomo trovato morto dentro lo stadio Flaminio stamattina è il simbolo di quanto diciamo da tempo. La struttura, bene di interesse pubblico sottoposta a vincolo della sovrintendenza deve essere recuperata e tornare a funzionare. Sono queste operazioni di recupero urbano che riqualificano beni, offrono occupazione e infine servizi alla città. Rivolgeremo una interrogazione alla sindaca Raggi per sapere lo stato dell'arte".

"Lo stadio Flaminio ci sta a cuore, abbiamo ereditato una situazione gravosa e stiamo cercando in tutti i modi di risolverla", assicura l'assessore allo Sport, Politiche Giovanili e grandi Eventi Daniele Frongia. "Abbiamo avviato uno studio della struttura dell'opera di Nervi con la Fondazione Getty di New York in collaborazione con l'università La Sapienza di Roma, con 150 mila euro di fondi a disposizione. Stiamo collaborando gomito a gomito con il Coni per un progetto relativo allo Stadio e stiamo inoltre cercando di lavorare in sinergia con il II Municipio, per riqualificare fin da subito l'anello esistente intorno allo Stadio, restituendolo ai cittadini e trasformandolo in un'area dedicata allo sport per grandi e per i più piccoli, chiaramente con fruizione gratuita". Oggi, continua Frongia, "è avvenuta una disgrazia per la quale siamo profondamente dispiaciuti, che poteva succedere in qualsiasi parte di Roma, il nostro personale era lì fin dall'alba per verificare quanto accaduto. Le polemiche a sfondo propagandistico politico non ci appartengono, soprattutto in un momento del genere. Di fronte al dolore e alla sofferenza per la scomparsa di una persona, forse il silenzio sarebbe l'arma migliore per dimostrare un po' di umanità".

 

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