"La realtà di Napoli non ha alcun bisogno di contrapposizioni simili"

"Sono addolorato, perché questa polemica non fa bene a nessuno, anzi rischia solo di alimentare chi vuole lo sfascio della città". Lo dice il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti in una intervista a Repubblica commentando lo scambio di accuse fra il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e lo scrittore Roberto Saviano. "La realtà di Napoli – aggiunge – è già talmente complessa da non aver alcun bisogno di contrapposizioni di questo genere. Persone come Saviano e de Magistris hanno il dovere di dialogare senza divisioni, perché le divisioni fanno il gioco di chi punta sullo sfascio per lucrare sulle pelle della città".

 La camorra, sottolinea, è un elemento costitutivo a Napoli. "Lo dice – spiega – la storia della società napoletana, dove da oltre duecento anni la criminalità organizzata rappresenta purtroppo un fattore endemico, non un incidente di percorso. Anzi, proprio aver trattato la camorra come un dato emergenziale, come se esistesse solo quando spara e non quando fa affari, ha impedito un'azione seria e continua di contrasto con tutti gli interventi necessari a livello normativo, organizzativo e sociale. Ricordo che quando Rosy Bindi enunciò questo concetto, de Magistris si risentì".

Però, d'altra parte, prosegue, "non è che in trent'anni di anticamorra non si è ottenuto alcun risultato, anzi. Anche negli ultimi tempi, la procura diretta da Giovanni Colangelo ha conseguito risultati importantissimi, comprese le condanne per gli imputati del processo sulla cosiddetta paranza dei bambini. I problemi esistono, però non devono impedirci di guardare alla realtà e di prendere atto di alcune situazioni positive che pure vanno evidenziate. E non parlo solo dei turismo o della cartolina di Napoli, ma di una nuova coscienza civile che sta prendendo piede, che è la premessa di un autentico riscatto".

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