Roma, 23 dic. (LaPresse) – Ha denunciato il figlio di 16 anni dopo aver scoperto che spacciava, e lo ha fatto arrestare. E’ successo a Reggio Emilia: la donna è arrivata dai carabinieri dopo aver trascorso notti intere ad arrovellarsi, cercando una soluzione. Voleva il bene di suo figlio, tutto il resto non le interessava, comprese le conseguenze cui lo stesso è poi incappato. Avrebbe fatto prima a buttare le confezioni di droga che aveva trovato nascoste nella camera del figlio o impedire che i giovani amici entrassero in casa per acquistare dal figlio minorenne lo stupefacente, ma sapeva che non avrebbe risolto il problema. Era necessario un intervento radicale e così, seppur con il cuore a pezzi, la donna si è fatta coraggio e ha chiamato i carabinieri ai quali ha raccontato tutto ciò che sapeva documentando con fotografie le prove dell’attività di spaccio del figlio.

I carabinieri della Stazione di Rubiera, che hanno condotto le indagini, dopo aver trovato riscontri al racconto della madre, hanno informato della vicenda la procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna che ha emesso un decreto di perquisizione presso l’abitazione del giovane. Ricevuto il provvedimento i militari hanno trovato nell’armadio e nella cassettiera della camera da letto del ragazzo alcune dosi di marijuana per un peso complessivo di oltre 20 grammi che sono stati sequestrati unitamente a un bilancino di precisione, oltre 100 euro in contanti provente dello spaccio e alcuni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti.

Che il ragazzo stesse attraversando un periodo difficile come accennato dalla madre, è stato evidente anche durante la perquisizione: il giovane ha prima cercato di lanciarsi dal balcone, per poi, preso dai militari, strattonarli per divincolarsi. Al termine delle attività il minorenne è stato portato in caserma per esser condotto nel centro d’accoglienza per i minorenni di Bologna.

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