Roma, 3 ago. (LaPresse) – “A una prima analisi dei nuovi decreti che fissano i contributi sul Fondo unico per lo spettacolo risulta evidente una discutibile suddivisione delle risorse pubbliche con forti squilibri territoriali e tra realtà simili”. Lo affermano le senatrici del Pd Laura Puppato ed Elena Ferrara in un’interrogazione al ministro Franceschini presentata in commissione Cultura a Palazzo Madama che, come si legge si una nota, è stata sottoscritta da molti altri colleghi del Pd e di diversi gruppi parlamentari.

“Gran parte delle realtà escluse o declassate – proseguono Puppato e Ferrara – lamenta la mancanza di trasparenza nella definizione dei criteri di assegnazione oltre a numerose incongruenze, tra cui quella di stabilire finanziamenti molto alti (più di quattro milioni di euro) per teatri rivolti ad un pubblico adulto e molto più bassi (due milioni di euro) per teatri rivolti all’infanzia”.

Secondo le due senatrici “risulta particolarmente penalizzata dalla attribuzione dei finanziamenti la Regione Veneto in quanto sede di due delle tre realtà escluse dalla riclassificazione a centri di produzione teatrale per l’infanzia e la gioventù, ovvero ‘gli alcuni’ di Treviso che non hanno ottenuto il riconoscimento di Tric pur avendone i requisiti, e la Fondazione Aida di Verona che non è stata riconosciuta come centro di produzione. Dai finanziamenti risultano inoltre escluse realtà riconosciute, stimate e apprezzate dal mondo della cultura che hanno potuto beneficiare da circa trent’anni del contributo ministeriale, come ad esempio il premio scenario e il teatrodue di Roma”. Per questo, concludono le senatrici del Pd, “chiediamo al ministro Franceschini quali siano i motivi dell’esclusione dai finanziamenti di importanti e prestigiose realtà teatrali del nostro Paese”.

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