Fondatore dell'Unione delle comunità islamiche risponde a polemiche

"Sarà il sabato d'agosto o che abbiamo toccato un nervo scoperto della Weltanschauung nazionale o che, infine abbiamo osato quello che non si aspettavano da noi: che li guardassimo in faccia, invece di abbassare gli occhi impauriti da tutta l'ostilità che ci rovesciano addosso ogni giorno, addebitandoci responsabilità che non abbiamo, colpe che non abbiamo mai commesso". Lo scrive su Facebook Hamza Roberto Piccardo, fondatore dell'Unione delle comunità islamiche, in relazione alle polemiche legate al suo post di ieri.

Ieri infatti, commentando la celebrazione della prima unione civile di Torino, tra due anziani gay che convivono dagli anni Sessanta, aveva scritto: "Se è solo una questione di diritti civili, ebbene la poligania è un diritto civile". "Una semplice considerazione di filosofia del diritto – sottolinea oggi, allegando i link agli articoli di diversi giornali – ha scatenato un putiferio tanto grottesco da essere perfino divertente".

"Dalla primavera 2015 – puntualizza – non sono più un dirigente Ucoii. Le posizioni che esprimo riguardano solo me e coloro che le condividono".

Lo stesso Piccardo, ieri, aveva annunciato sempre dalla sua pagina Facebook anche di aver chiesto un incontro musulmani-cristiani in Vaticano a Papa Francesco. "Sarebbe un incontro – scrive – per esprimere solidarietà e per fare un'alleanza di mutua difesa. Caro Francesco, invitaci. Veniamo a Roma". La data proposta è quella del 27 ottobre.

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